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Estate in parrocchia: “Vespri d’organo” in Duomo ad Abano
Il vecchio organo, orgoglio della parrocchia, è di nuovo protagonista nelle serate della domenica 4, 11 e 18 ottobre
È una tradizione che si ripete da molti anni, nel duomo di San Lorenzo ad Abano Terme, e che, in questo anno così difficile, si veste di nuovo significato ed esprime tutta la gioia di ritrovarsi, come comunità, intorno a un evento musicale di alto profilo.
Il vecchio organo, orgoglio della parrocchia, è di nuovo protagonista nelle serate della domenica 4, 11 e 18 ottobre intitolate, appunto, “Vespri d’organo” (alle 17).
Il 4 ottobre si esibirà Ella Istvan, musicista ungherese di indiscusso talento, insignito del prestigioso Premio Liszt nel 1999; domenica 11 sarà la volta del tedesco Marcel Ober, organista della cattedrale Sant’Edvige di Berlino e finalista, tra l’altro, del concorso organistico di Parigi nel 2007; domenica 18 concluderà la rassegna l’italiano Alessandro Bianchi, che vanta oltre duemila concerti in tutto il mondo. L’ingresso è libero.
«Iniziative come questa presentano l’organo, strumento musicale di elezione, in una veste diversa da quella tradizionale, di servitore della liturgia. In particolare nel nostro caso, trattandosi di uno strumento di grande qualità, si può presentare un repertorio vario e di prestigio. L’Italia è il luogo della cultura musicale per eccellenza. Vale la pena coltivarla e trasmetterla ai giovani fin dai primi anni di scuola – commenta il Maestro Francesco Finotti, che ha curato l’organizzazione della rassegna – Grazie a don Alessio Bertesso per aver avuto la sensibilità di continuare gli incontri musicali, assieme alla comunità di San Lorenzo e al Comune di Abano, senza il cui sostegno economico questa iniziativa non avrebbe luogo».
Intanto ripartono le attività parrocchiali «anche grazie agli ambienti spaziosi di cui disponiamo, che consentono di incontrarsi in sicurezza – spiega il parroco, don Alessio Bertesso – Quest’anno il centro parrocchiale ospiterà il doposcuola della scuola primaria Pascoli, oltre al doposcuola gestito dall’associazione Chernobyl».
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