Se fin dalla nascita, nel 1944, le Acli hanno inteso e tuttora intendono la partecipazione al mondo del lavoro come un’espressione concreta, fattiva e costruttiva, sulla base delle tre fedeltà fondative – ai lavoratori – alla democrazia e alla Chiesa, è altrettanto vero che oggi il contesto in cui si trovano a operare ha subìto una profonda mutazione. È indubbio invece che un Aclista non voglia e non debba rinunciare a un’idea del lavoro non consumisticamente finalizzata al solo compenso, ma come forza costruttiva, così come la ritroviamo nella nostra costituzione, retaggio di quell’Ora et labora della regola benedettina.
Questa nostra vocazione spinge le Acli padovane a dialogare costantemente con aziende e lavoratori del territorio cercando di fornire un contributo con gli strumenti che riteniamo più idonei, recentemente, all’interno di una strategia più ampia abbiamo aderito come partner di rete a un percorso Gol5 (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) promosso da Enaip Veneto (Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale) a favore dei dipendenti della catena di supermercati Maxifrutta colpita da crisi aziendale.
In questo caso siamo difronte a una situazione di difficoltà conclamata che richiede un’azione forte per l’accompagnamento dei lavoratori verso il futuro, ma è innegabile che le notizie relative alle maestranze della Gdo (grande distribuzione organizzata), sono tra quelle che transitano più spesso nei giornali; questo settore ha un ruolo chiave nel territorio padovano, ed è bene parlarne per meglio comprendere come si presenta oggi. Innanzitutto si deve constatare come le realtà locali progressivamente hanno dovuto convergere verso modelli organizzativi sempre più grandi e strutturati, ponendo spesso in secondo piano il tradizionale legame con il territorio, questo è avvenuto non senza momenti complessi per i lavoratori, che spesso sono stati travolti più che accompagnati.
Il cambiamento delle abitudini e delle esigenze dei consumatori ha spinto le aziende che operano nella Gdo a introdurre innovazioni tecnologiche e logistiche. È stato possibile assistere, inoltre, a un’ampia differenziazione del posizionamento dei vari marchi detenuti dalle catene, dalla ricerca del prezzo più contenuto per alcune insegne fino ad arrivare a quelle che puntano sui primi marchi e su un’offerta strutturata di prodotti al banco. Questa trasformazione ha avuto un impatto esteso sul lavoro degli operatori del settore, che hanno visto un’evoluzione dei ruoli e la perdita di centralità di quelli “tradizionali” (scaffalista e cassiere). Oggi le figure più ricercate dalle insegne sono macellai, addetti al banco gastronomia, panettieri/pasticceri ed esperti nei prodotti tipici; queste sono dunque le figure che maggiormente prospettano generazione di valore nella Gdo.
Non si può però non rilevare come queste trasformazioni si siano tradotte spesso in riduzione dei posti di lavoro o nel migliore dei casi in trasferimenti lontani dal luogo di domicilio. Inoltre in un processo di evoluzione accelerata nella Gdo si è persa di vista la qualità del lavoro che molti operatori segnalano come deteriorata a causa di ritmi e obiettivi poco sostenibili. Una riflessione specifica riguarda inoltre la dilatazione degli orari di apertura, che oggi richiedono ai lavoratori la disponibilità di tutti i giorni della settimana, con orari che spesso vanno dalle 6.30 fino alle 22 o alle 23 (questo perché il lavoro non sempre termina con l’orario di apertura).
Le osservazioni di Acli Padova
Le Acli provinciali di Padova, osservando anche il contesto locale in cui sono ampiamente riscontrabili queste dinamiche, non possono che riconoscere le esigenze del mercato Gdo, sostenendo le aziende locali verso modelli più efficienti e competitivi, ma è doveroso da parte nostra richiamare i principali attori di questo settore, (non dimenticando sindacati e politica), a una più stretta vicinanza ai lavoratori, alle loro esigenze e anche a quelle delle famiglie, favorendo la crescita delle professionalità, salvaguardando i posti di lavoro e la loro sostenibilità.
Un ulteriore aspetto è il richiamo delle insegne della Gdo alimentare a perseguire modelli che garantiscano la prossimità territoriale, mantenendo strutture nei comuni più piccoli, anche a costo di profitti inferiori; la diffusione di piccoli supermercati, infatti, permette alle persone in difficoltà di accedere con più facilità e minori costi, riduce gli sprechi da parte delle famiglie, e garantisce il mantenimento di un maggiore vitalità locale.
Siamo certi che valorizzare maggiormente i lavoratori e il territorio sia un driver di crescita da perseguire per un settore che già contribuisce positivamente alle dinamiche economiche della nostra provincia.
Focus sui progetti personalizzati
Tornando alle azioni concrete delle Acli e delle sue emanazioni a favore della Gdo è importante parlare del grande lavoro portato avanti da Enaip Veneto nel caso Maxifrutta e non solo.
«La finalità dei Servizi per il Lavoro di Enaip Veneto è quella di sviluppare le competenze tecnico-professionali delle persone, per incrementarne il potenziale professionale e l’occupabilità, attraverso l’individuazione di strumenti e di opportunità idonei all’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro, all’inclusione sociale delle persone più deboli, alla valorizzazione professionale, all’incontro tra domanda e offerta di lavoro – spiega Laura Chiaia, responsabile regionale dei servizi per il lavoro di Enaip Veneto – I nostri servizi progettano ed erogano azioni di accompagnamento mirate alla riqualificazione e al reinserimento lavorativo; percorsi specifici per il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite in ambito lavorativo e formativo extra-scolastico; corsi di formazione che rispondono ai reali fabbisogni di professionalità delle aziende e del mercato oltre a percorsi individuali e di gruppo, diversificati per durata e contenuto, funzionali all’individuazione e/o al rafforzamento di un progetto professionale mirato all’inserimento o reinserimento lavorativo della persona».
Le azioni che propone Eniap Veneto si integrano con le opportunità territoriali individuate grazie alla costante interazione con le varie realtà istituzionali, sociali, economiche e produttive del territorio per consentire il pieno sviluppo professionale e formativo di ogni persona, nel rispetto delle proprie aspirazioni ed esigenze.
«Enaip è stata protagonista nel supportare imprese in difficoltà attraverso la presentazione di progetti personalizzati, in risposta ai bandi di Regione Veneto – riprende Chiaia – per contrastare l’impatto delle crisi aziendali sui territori, attraverso interventi di politica attiva efficaci in una logica di cooperazione e di rete. Negli ultimi cinque anni abbiamo accompagnato più di 700 lavoratrici e lavoratori a rischio di esclusione dal mercato del lavoro, in percorsi di riqualificazione professionale, in formazione di competenze digitali per favorire l’autonomia della persona nella vita sociale e quotidiana e consentire un’autonomia digitale utile anche all’inserimento lavorativo. Abbiamo supportato le persone a sviluppare le capacità e le competenze per definire un piano di ricerca attiva del lavoro, ricostruire e valorizzare le loro esperienze di vita, formative e professionali, rafforzare l’autostima nelle proprie capacità e costruire strumenti di autopromozione, verificare attitudini all’autoimprenditorialità».
Il progetto “Percorsi di riqualificazione professionale e reimpiego per i lavoratori di Maxifrutta”, finanziato da Regione Veneto nell’ambito dell’Avviso Gol Percorso 5-Ricollocazione collettiva, coinvolgerà 33 tra lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione straordinaria a seguito della chiusura dei punti vendita di prodotti ortofrutticoli in negozi dislocati nelle province di Padova, Rovigo e Venezia.
È un progetto personalizzato e confezionato sui fabbisogni rilevati durante gli incontri con lavoratori e lavoratrici sulla base delle loro mansioni, esperienze lavorative e aspirazioni. Sono previste attività di orientamento specialistico di gruppo e individuale; accompagnamento al lavoro e affiancamento e supporto all’utente nella gestione del proprio piano di ricerca attiva del lavoro; percorsi di formazione per l’aggiornamento delle competenze professionali per addetto all’amministrazione e segreteria oltre che per operatore della logistica e del magazzino e operatore al banco di prodotti alimentari.