FattiPadova Efficientamento energetico ma anche cinque alberi messi a dimora e un orto sociale. La Fondazione Pizzuto, nel corso del 2023, ha realizzato profondi lavori di ristrutturazione dello stabile in via Puchetti in cui ha sede il centro diurno e il laboratorio La Specola
«Il nostro obiettivo, già in atto, è quello di rendere questo luogo uno spazio aperto e disponibile, un paesaggio di inclusione e di giustizia sociale». Guido Turus, presidente della Fondazione Pizzuto, braccio operativo dell’Associazione Murialdo, ha commentato così l’inaugurazione di giovedì 16 maggio del rinnovato Centro diurno di via Puchetti 9 a Padova, e che ospita il laboratorio La Specola. Nel corso del 2023 la Fondazione ha realizzato profondi e radicali lavori di ristrutturazione dello stabile: gli spazi interni sono stati rinnovati per migliorare il benessere delle persone accolte, ricavato nuovi spazi e una nuova gestione interna. Parallelamente sono stati portati avanti importanti lavori di efficientemente energetico, coibentazione, cambio degli infissi, installazione di un impianto solare dal 20 Kw e di un sistema di accumulo da 30 Kw, tutto l’impianto di illuminazione è stato trasformato in sistema a Led. Questi lavori hanno permesso al Centro di distaccarsi dalla fornitura di gas e di passare dalla classe energetica G alla A4+. Contemporaneamente nel giardino sono stati messi a dimora cinque alberi da alto fusto e realizzato un orto sociale. «Questi lavori hanno permesso di rendere il laboratorio La Specola fruibile da gruppi di cittadini diversi – ha spiegato Turus – Due accessi autonomi dell’edificio permettono l’attivazione di servizi diversificati e del coinvolgimento del territorio circostante. Tutto ciò ha comportato un anno di intensi lavori ma il centro, grazie all’impegno del suo personale, non ha mai smesso di dare i suoi servizi agli accolti e siamo riusciti a non chiudere le nostre porte neppure per un giorno».
Questo ha significato non penalizzare gli ospiti che hanno potuto continuare a svolgere il loro lavoro. L’apertura alla comunità è stato anche il tema sottolineato da don Luca Facco che ha portato i saluti della Diocesi. «Un fiore all’occhiello» lo ha definito Francesco Bicciato, presente in rappresentanza della Fondazione Cariparo, che ha dato un contributo con il progetto “Nuovi paesaggi urbani”: «Un lavoro importante questo della Fondazione Pizzuto perché coniuga in sé lo sviluppo sociale, quello ambientale e quello economico ed è questa la direzione verso cui dobbiamo andare». Soddisfazione espressa anche da Flavio Zelco che rappresentava il Centro servizio volontariato di Padova e Rovigo. L’assessore Andrea Ragona ha sottolineato l’importanza di un intervento che mostra come sia possibile intervenire concretamente per affrontare le sfide ambientali imposte dai cambiamenti climatici. Il centro offre attività riabilitative di tipo psichiatrico e la dott.ssa Elena Rossi, presente per il Centro di salute mentale, ha sottolineato la quantità di migliorie messe in atto con la ristrutturazione. La cerimonia di inaugurazione è stata completata dalla benedizione dello stabile da parte di don Pietro Comparin, parroco di San Pio X e dall’esibizione del coro formato dagli ospiti-lavoratori che hanno cantato La canzone del sole di Lucio Battisti.
