FattiGiochi invernali 2026. Il progetto da oltre 127 milioni di euro, oltre al collegamento con gli impianti delle Tofane, prevede anche parcheggi, tappeti mobili e un edificio per negozi a più livelli. Essenziale la delibera della Regione che l’ha definita «opera strategica»
Durante un incontro a dicembre, la Fondazione Milano-Cortina 2026 aveva sottolineato l’importanza di un efficace impianto di risalita per garantire il trasporto nei tempi compatibili con gli eventi sportivi. Detto fatto, per i prossimi Giochi invernali, la Regione ha “sbloccato” la cabinovia per la Tofana: nonostante le incertezze dei tempi di approvazione fino a tre settimane fa, infatti, con una delibera di Palazzo Balbi, la “Proposta di partenariato pubblico-privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale” è stata dichiarata «opera strategica di preminente interesse regionale» per la Valutazione di impatto ambientale. Secondo l’idea alla base, la nuova cabinovia che dall’area vicina al centro sportivo Apollonio porterà fino a Socrepes, ovvero agli impianti delle Tofane e all’arrivo delle gare olimpiche di sci alpino, garantirebbe non più un comprensorio spezzettato, ma chilometri di piste raggiungibili senza spostare l’auto partendo dal Faloria, passando per le Tofane e per arrivare fino al Falzarego. Ora entro giugno Simico, la società che si sta occupando delle infrastrutture per Milano-Cortina potrà convocare la Conferenza di servizi per avviare l’appalto e iniziare i lavori a ottobre. Un progetto, elaborato dalle società Pool Engineering e Quick-No Problem Parking, dal costo complessivo di circa 127,5 milioni di euro: 96 arriveranno dal privato, 6,7 dalla Regione, 25 avranno copertura statale. Proprio quest’area si trasformerà nell’hub per accogliere le corriere provenienti da Longarone, Ponte nelle Alpi e Dobbiaco, le tre località dove saranno realizzati i parcheggi per le auto private che non potranno proseguire lungo la statale Alemagna nel corso delle settimane dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Entro la fine del 2025 sarà però realizzata solo la cabinovia e un parcheggio in superficie: l’impianto di risalita a fune Apollonio-Socrepes, cruciale per le gare di sci alpino femminile, para-sci alpino e para-snowboard, è realizzato con una cabinovia per una portata massima di 2.400 persone all’ora; il resto delle opere dovrebbe essere completato nel 2027, inclusi un edificio per negozi e servizi su cinque livelli, un parcheggio pubblico per 750 auto, un piazzale per i trasporti pubblici e un moving walkway, un tappeto mobile lungo 700 metri, che porterà pedoni e sciatori dall’area di parcheggio verso il centro con fermate in Corso Italia, Largo Poste e l’area dell’ex stazione, vicino alla funivia del Faloria. «Questa è la vera legacy (lascito, eredità, ndr) per Cortina – sono le parole di Marco Zardini, presidente del Consorzio Cortina Skiworld, raccolte dal Corriere – Una volta concluse le Olimpiadi si avranno posti macchina per gli impianti, ma anche per chi vuole raggiungere il centro di giorno e la sera perché sappiamo bene che difficoltà si incontrano a parcheggiare in alta stagione. Così quando gli impianti chiuderanno si avrà un’ampia area in un punto strategico che non richiede nemmeno, arrivando dal Cadore, il passaggio attraverso la circonvallazione di Cortina».
