Numerosi i fedeli che nel pomeriggio del 29 dicembre hanno vissuto l’apertura dell’anno giubilare in Diocesi. Il vescovo ha invitato a farsi “pellegrini di speranza” con coraggio. «Siamo mandati a seminarla e allo stesso tempo siamo mendicanti di speranza». E ancora: «Si cammina perché si spera: la speranza presenta orizzonti luminosi, aspirazioni di comunione, di pace, di fratellanza, di fede, di carità. La speranza ci ricorda il grande sogno portato da Gesù con la Pasqua, quello del suo Regno». È la paura, secondo don Claudio, che «sconsiglia il pellegrinaggio e la speranza». «Non possiamo rifiutare l’invito del Signore che ci chiama a metterci in cammino verso la terra promessa».