Chiesa | Diocesi
Giubileo degli adolescenti. Il cammino è già iniziato
Giubileo degli adolescenti C’è fermento a Mellaredo e Rivale, in Centro storico a Padova, a Monselice e nel Cittadellese: a Ca’ Onorai, Pozzetto e Laghi
Chiesa | DiocesiGiubileo degli adolescenti C’è fermento a Mellaredo e Rivale, in Centro storico a Padova, a Monselice e nel Cittadellese: a Ca’ Onorai, Pozzetto e Laghi
Sono davvero tanti e di diverse dimensioni i gruppi che nelle parrocchie della Diocesi si stanno preparando per prendere parte al Giubileo degli adolescenti dal 25 al 27 aprile. Da Rivale e Mellaredo partiranno una quindicina di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 14 anni. «Si tratta di una proposta che si colloca all’interno del Tempo della Fraternità per i ragazzi di terza media» spiega Antonella Berto, che con altri quattro educatori sta curando la preparazione. Diverse le tappe di avvicinamento: dall’incontro informativo iniziale, a quello di riflessione sulla speranza, fino a un breve pellegrinaggio a piedi. «Una domenica pomeriggio, ragazzi ed educatori, hanno percorso a piedi un tratto di argine, cercando di fare spazio a un tempo di meditazione, sperimentando anche la fatica del pellegrino, rappresentata da uno zaino carico di pietre che ci siamo passati a turno. In tutta la preparazione, fondamentale l’incontro con i genitori dei ragazzi e il loro coinvolgimento». I ragazzi di Mellaredo e Rivale avranno con sé anche tre gadget, che dovranno consegnare, uno al giorno, a persone che, nel corso dell’esperienza giubilare, risulteranno essere per loro significative. In centro a Padova le parrocchie del Duomo e del Torresino si sono organizzate, per iniziativa di don Vito Di Rienzo, che ha coinvolto Francesca Sartori e Alvise Benazzato, dando vita a un gruppo di adolescenti che prenderà parte al Giubileo. In tutto una ventina, provengono prevalentemente dalle due parrocchie, ma anche da fuori, però frequentano scuole superiori del centro città. «Il gruppo si è costituito quest’anno ed è rivolto ai ragazzi dalla prima alla quinta superiore del centro storico – spiegano gli educatori – Ci troviamo una volta ogni due settimane, la domenica sera. L’incontro inizia sempre con la messa e poi ci si incontra per approfondire. Il tema di quest’anno è stato il Giubileo, appunto, e la sua preparazione: a tal proposito abbiamo seguito le attività proposte dalla Diocesi per i giovani, alternandole con uscite specifiche di testimonianze di fede e carità della nostra città» racconta Francesca. «Significativa – per Alvise – l’esperienza fatta alle Cucine economiche popolari, viste anche come luogo giubilare e la visita al santuario di San Leopoldo come attività conclusiva, un breve ma significativo pellegrinaggio a piedi con la possibilità della confessione per preparare i ragazzi all’evento di fine mese». A Monselice, anche l’Azione cattolica ha proposto l’esperienza del Giubileo, riscontrando una buona risposta dai ragazzi e dalle famiglie. «Per questa esperienza abbiamo condiviso il percorso di preparazione tra noi della parrocchia del Duomo, quella del Redentore e la comunità di Arquà Petrarca, ma anche con gli scout dell’Agesci di Monselice, con i quali condivideremo il viaggio in uno spirito di vera comunione ecclesiale» racconta Sara Stefanelli, una dei dieci educatori, alcuni dei quali adulti, che saranno a Roma con i ragazzi. Un numero consistente di oltre cinquanta ragazzi andrà a Roma dalle parrocchie di Ca’ Onorai e Pozzetto di Cittadella ai quali si aggiungono anche i coetanei della comunità di Laghi. «Quella giubilare è stata pensata come esperienza “annuale” per i nostri ragazzi e va a anche ad anticipare il camposcuola estivo» spiega don Michele Majoni, in parroco. Gli adolescenti di Cà Onorai e Pozzetto fanno già riferimento all’Azione cattolica, mentre Laghi ha coinvolto i ragazzi che partecipano al grest: per tutti è stato compiuto un cammino che li porta questa domenica all’Opsa e il Mercoledì santo a una celebrazione penitenziale in preparazione al Giubileo.
Gli esploratori dell’Agesci Monselice 1 saranno presenti al Giubileo degli adolescenti con 17 ragazzi e quattro capi. A seguirli, nelle tappe di avvicinamento, insieme ad altri capi scout e al vicario parrocchiale don Sebastiano Bertin, Giulia Boraso: «Abbiamo fatto la proposta già a novembre agli esploratori dell’alta squadriglia, cioè ai 15enni, coinvolgendoli in una attività che li ha poi spinti ad aderire con entusiasmo, sostenuti anche dai genitori. Vivere la fede in una dimensione comunitaria come quella del Giubileo, è davvero una bella occasione. Stiamo seguendo la traccia fornita dalla Diocesi, che cerchiamo poi di declinare nel nostro stile scout, soffermandoci sulla parola “speranza”. Abbiamo fatto anche un cammino di preparazione a piedi da Monselice a Este». Gli scout hanno svolto diverse attività di autofinanziamento, organizzandosi in maniera piuttosto autonoma seppure con la supervisione dei capi. «Sono tutti molto ansiosi di fare l’esperienza giubilare»