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Giugno Antoniano. Siamo pellegrini con Antonio
Giugno Antoniano Torna il contenitore di eventi spirituali e culturali, dal 27 maggio al 23 giugno, che “girano intorno” alla festa del Santo
Giugno Antoniano Torna il contenitore di eventi spirituali e culturali, dal 27 maggio al 23 giugno, che “girano intorno” alla festa del Santo
C’è un filo che unisce la memoria di sant’Antonio, la speranza giubilare e il nuovo orizzonte che si è aperto per la Chiesa con l’elezione di papa Leone XIV. Un filo che passa anche per lo stile con cui affrontare la complessità del nostro tempo. È stata presentata martedì 13 maggio, in basilica del Santo a Padova, la 19ª edizione del “Giugno Antoniano”, una rassegna di eventi spirituali e culturali dedicati a sant’Antonio di Padova, in programma dal 23 maggio al 27 giugno. Inserita nel contesto del Giubileo della speranza, propone celebrazioni, concerti, incontri, pellegrinaggi e progetti di solidarietà con il tema “Pellegrini di speranza con sant’Antonio”. Pellegrini di speranza, con sant’Antonio ma anche tra di noi, chiamati a camminare insieme, rinnovando l’impegno per la giustizia, la fraternità, la pace. Ma è anche una questione di atteggiamento, di stile, come ha sottolineato padre Antonio Ramina, rettore della basilica: «La speranza era un tema in qualche modo obbligato, perché ci viene dal Giubileo, ma vorrei dire che speranza è anche orientamento, attitudine buona dal punto di vista umano. Perché spera chi non si adagia, non si addormenta, non si fa indifferente di fronte alle ingiustizie, alle violenze, alle prevaricazioni, ma reagisce». Padre Ramina ha accennato anche allo stile del nuovo pontefice: «San Pietro, l’apostolo, ci invita a rendere ragione della speranza che è in noi con mansuetudine, con rispetto. Ecco, credo che lo stile di papa Leone ci stia già facendo sperimentare questo: affermazioni ferme, ma ispirate alla pace disarmata e disarmante». Don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Padova, ha ricordato l’intensità dei giorni recenti e il valore di sentirsi parte di un’unica umanità: «Un vecchio politico, intervistato in televisione, nella differenza tra credenti e non credenti ha osservato: “Ma guardi che siamo un unico popolo”. Ecco, secondo me avere delle occasioni in cui siamo un unico popolo è decisivo. Il Santo ci fa sentire un unico popolo». Tra gli eventi del Giugno Antoniano particolare attenzione merita il convegno di giovedì 5 giugno, alle 20.30, nella sala dello Studio teologico al Santo, dal titolo “Carità e giustizia: le beatitudini quotidiane di mons. Giovanni Nervo”. Fra Valerio Folli, direttore della Caritas Sant’Antonio, ha presentato due progetti legati al “Giugno Antoniano”: il primo nasce a Palermo, in un quartiere segnato da disagio e criminalità, dove sarà realizzato un Centro di ascolto e aggregazione per offrire ai giovani uno spazio di libertà, crescita e futuro. Il secondo progetto si sviluppa in Burkina Faso, presso il Centro medico San Massimiliano Kolbe di Sabù, dove i frati sono già presenti. Verrà costruito un nuovo padiglione per ambulatori, letti e pronto soccorso, per continuare a «suscitare speranza anche nelle persone che vivono in luoghi molto lontani dai nostri». Due iniziative diverse, ma unite dalla stessa missione: essere «con gli ultimi, là dove non c’è speranza». Per tutti gli appuntamenti del “Giugno Antoniano” si può visitare il sito santantonio.org (A. C.)