I “100 giorni” dei piccoli “eroi del bene” a fianco delle persone, tra gli orrori della guerra

C'è un popolo sconosciuto e silenzioso che viaggia per tutto il Paese, in prima linea nel portare medicine agli anziani, cibo alle famiglie, aiuto a chi ne ha bisogno. Monasteri, parrocchie e centri di comunità, trasformate in luoghi di prima accoglienza e sicurezza. Un viaggio, corredato da foto e video, tra le migliaia di iniziative di bene che hanno accompagnato e sostenuto l'Ucraina in questi 100 giorni di guerra. "Chi mi vede, mi dice: ‘tu che sei vicino a noi, ci fai vedere che Dio non ci ha abbandonato’", racconta don Oleh, salesiano impegnato nel Donbass. "Mi sento quindi in obbligo non lasciare sole queste persone per dimostrare che anche in questa terra bruciata dalla guerra, dove non c’è più nulla se non morte e distruzione, Dio è presente e non lascia indietro nessuno".