«Non pensavo che sarei riuscito a venire, ma dove si può vivere meglio la dimensione della speranza, se non qui?». Con queste parole, nel pomeriggio di sabato 14 giugno, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano, ha salutato i ricercatori e i rappresentanti della Fondazione Città della Speranza, in visita all’Istituto di Ricerca Pediatrica di Padova per impartire la sua benedizione alla Torre della ricerca e a chi ogni giorno vi lavora.
Accolto con emozione dai vertici dell’Istituto – tra cui l’amministratore delegato Gen. Stefano Lupi, la past president Stefania Fochesato, il consigliere Guglielmo Bedeschi e Clodovaldo Ruffato – il cardinale ha avuto modo di conoscere da vicino l’impegno quotidiano nella lotta contro le malattie pediatriche e il valore di una ricerca che non dimentica il volto umano della cura.
«Sapere che ci sono persone che dedicano la propria vita a lenire le sofferenze dei bambini – ha detto il porporato – è un segno bellissimo. Mi hanno ricordato che non tutto si può guarire, ma tutto si deve curare. E voi lo fate con competenza e umanità. Grazie per ciò che fate: andate avanti in questo vostro lavoro, che è un servizio alle persone, soprattutto ai più piccoli e vulnerabili».
Una visita carica di significato anche per il trentennale della Fondazione, nata nel 1994 e oggi punto di riferimento a livello nazionale per la ricerca pediatrica. «Questo gesto di vicinanza ci ha toccato profondamente – ha commentato l’AD di IRP Gen. Lupi –. Le sue parole ci spingono a continuare con rinnovata energia. Il nostro sogno, paradossalmente, è diventare un giorno inutili: vorrebbe dire che ogni malattia è stata sconfitta e che nessun bambino dovrà più soffrire».
Una benedizione, dunque, che diventa segno e promessa: che la speranza non sia solo un nome, ma una realtà concreta da costruire insieme, ogni giorno.