Una tenda piantata nel cuore della Bassa padovana, tra le mura antiche dell’Abbazia di Carceri, dove la spiritualità si intreccia alla vita, al silenzio, al servizio. Il Centro di Spiritualità Scout “Giulia Spinello” compie dieci anni, e domenica 15 giugno 2025 sarà festa grande per tutti coloro che ne hanno percorso anche solo un tratto di strada.
Nato nel 2015 per iniziativa di un gruppo di scout e capi desiderosi di trovare un luogo in cui sostare, ascoltare la Parola, rileggere la propria vita alla luce del Vangelo, il Centro è cresciuto fino a diventare punto di riferimento non solo per il mondo scout, ma anche per tanti giovani e adulti in ricerca. Un laboratorio di spiritualità e di vita, dove si intrecciano ritiri, esperienze di formazione, campi estivi, incontri per capi e per gruppi, con uno stile sobrio e profondo, fatto di Parola, ascolto, fraternità.
Il fazzolettone azzurro che identifica il Centro non è solo un simbolo: è un mandato. Chi lo ha ricevuto è stato accompagnato a riconoscere la presenza di Dio nel proprio quotidiano e a diventarne testimone, nel servizio e nella semplicità. Un segno che parla di radici profonde e di slancio verso il futuro.
La giornata del decennale — che cade nella solennità della Santissima Trinità — inizierà alle ore 11.00 con la celebrazione della Messa nella chiesa dell’Abbazia, seguita da un momento comunitario di saluto, dal pranzo condiviso e da attività pomeridiane aperte a tutti. Ma non sarà solo un anniversario da celebrare: sarà soprattutto un’occasione per dire grazie. Per ricordare le storie, i volti, i passi compiuti insieme. Per guardare indietro con gratitudine e avanti con speranza.
In un tempo in cui molti faticano a trovare un orientamento, il Centro di Carceri continua a offrire un sentiero. Non una risposta preconfezionata, ma uno spazio per porsi le domande giuste, per rileggere la propria vita, per scoprire che la strada — come il Vangelo — è da percorrere insieme.
E forse è proprio questo il dono più grande che il Centro custodisce e rinnova: essere luogo dove si impara che ogni partenza, ogni ritorno, ogni bivio può diventare occasione di incontro, di riconciliazione, di slancio. Perché, come recita il salmo del pellegrino, «Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio».