Mosaico
Ha compiuto dieci anni il Museo della Padova ebraica, nato il 21 giugno 2015 in via delle Piazze 26. L’ex sinagoga ashkenazita, fondata nel 1525 e attiva fino al maggio del 1943, quando venne data alle fiamme da un gruppo di fascisti padovani, apriva al pubblico come luogo della memoria, della storia e della cultura ebraica vista la secolare presenza della Comunità in città. Il restauro dell’edificio fu realizzato con il contributo della Comunità ebraica e il sostegno della Regione del Veneto e del Comune di Padova. A gestire il Museo è la Fondazione per il Museo della Padova ebraica. «A distanza di dieci anni, diciamo grazie – dichiara la presidente Gina Cavalieri, anche a nome della Comunità ebraica – a tutte le persone, studenti, insegnanti che ci hanno fatto visita. Nell’ultimo triennio abbiamo registrato una costante crescita di visitatori: nel 2024 quasi 7 mila presenze, tra cui oltre 2 mila studenti delle diverse scuole, in aumento di quasi 3 mila presenze rispetto al 2023 e 2022». In questi anni la Fondazione ha promosso visite guidate al museo, al ghetto, alla vicina Sinagoga di rito italiano, agli antichi cimiteri ebraici e alle pietre d’inciampo posate in città, nonché eventi culturali, mostre tematiche, presentazioni di libri, concerti, giornate di conoscenza del calendario e delle ricorrenze ebraiche, laboratori didattici per bambini e famiglie. «Insieme a tutto il personale e ai nostri preziosi volontari guardiamo con speranza al futuro e ci auguriamo che, anche in questo momento così tragico in cui l’odio sembra prevalere, il Museo della Padova ebraica possa continuare a essere uno spazio inclusivo di confronto e di scambio tra generazioni, culture, identità e fedi diverse – conclude Gina Cavalieri, che aggiunge – Desideriamo rendere il museo un luogo capace di contribuire all’educazione al dialogo e all’integrazione culturale, un centro di riferimento nella lotta al razzismo e all’antisemitismo, nonché un punto d’incontro per conoscere la tradizione ebraica e la sua storia in stretta connessione a quella della città di Padova».