Il Presepe di Codiverno. La fede della comunità

“Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà (2Cor 8,9)”. Nel presepio vivente di Codiverno, giunto alla 23° edizione, ci si immerge quest’anno nella spiritualità di S. Francesco d’Assisi; un percorso emozionante, lungo le tappe principali della vita del santo che si è fatto povero come Gesù, per scoprire in realtà la vera ricchezza. Lo splendido presepe, che coinvolge tutta la comunità, è visitabile dal 25 dicembre fino a fine gennaio, nei pomeriggi organizzati.

Eliana Camporese

collaboratrice

La comunità di Codiverno propone quest’anno, per il presepe vivente, un suggestivo percorso ispirato alla figura di san Francesco d’Assisi. Obiettivo è ricordare ai visitatori il significato dell’essere cristiani, “Battezzati e inviati” nel mondo per renderlo più unito e giusto. Fu proprio il santo di Assisi a creare il primo presepio vivente, a Greccio in provincia di Rieti; percorrendo le tappe della sua vita, sarà possibile riscoprire il grande valore dell’incarnazione di Gesù, che “da ricco che era – come san Francesco – si fece povero per arricchirci”, con il suo esempio di vita semplice, fraterna e solidale con la natura, il mondo e l’intera umanità.

«Chi ha già visitato il presepio vivente di Codiverno – afferma il parroco don Fernando Fiscon – ritorna volentieri, perché sa che non è mai uguale e lascia il segno. È l’incontro con una comunità che offre la sua testimonianza di fede e cerca di trasmettere un messaggio che tocchi la mente e il cuore del visitatore». La prima scena del presepe riguarda Francesco quando era ricco, disprezzava il povero e allontanava il lebbroso; procedendo, ci si confronta con la sua ricerca interiore dinanzi al crocifisso, seguita dall’incontro e abbraccio con il lebbroso. Si osserva, a questo punto, la conversione di san Francesco che dona i suoi beni ai poveri.

«C’è tutto il paese impegnato nella realizzazione del presepio – racconta Vincenzo Agostini, storico organizzatore della rappresentazione – Chi si occupa dei vestiti, chi dei personaggi, chi monta e smonta le scenografie. Da 23 anni seguo l’allestimento, non so spiegare il motivo che mi spinge da tanto tempo a impegnarmi in questo evento. Qualcosa mi ha colpito fin dalla prima volta e, nonostante in passato abbia avuto la tentazione di mollare a causa di alcuni acciacchi, mi ritrovo sempre qui; anzi, quando entro nell’area del presepe tutti i dolori passano».Visitando il presepe, si ammira la riproduzione del tipico villaggio medievale, l’eremo delle carceri dove il santo di Assisi si ritirava in preghiera e lo stesso presepio vivente di Greccio, con il santo che rivive la natività di Gesù. E ancora, san Francesco che si reca dal papa e dal sultano d’Egitto; infine, l’episodio de La Verna dove il santo riceve le stimmate. Il percorso termina nel centro parrocchiale dove sono allestite due mostre, una del libro e una d’arte, con opere di Francesco Anacreonte, artista vigontino. «Un appuntamento rivolto a tutti – conclude don Fernando – famiglie, bambini, giovani e adulti. Particolarmente consigliato ai gruppi dell’iniziazione cristiana, accompagnati da catechisti e genitori. A loro e a tutti i gruppi organizzati offriamo la possibilità di una guida che li accompagni nel percorso, previa prenotazione».

Caltrano

Il 22 dicembre è l’ultima domenica per ammirare “La magia dei presepi in contra‘” a Sandonà, frazione di Caltrano. Alle 10 apre il mercatino di Natale e alle 14 arriva Babbo Natale. Intrattenimento garantito per grandi e piccini, ma il pezzo forte della manifestazione è la scoperta dei presepi preparati nelle viette della contrada.Alle 15 viene celebrata la messa. Per accedere, dalle 13.30 sono presenti due navette che raccoglieranno i visitatori al parcheggio Prix e a quello di via Val Crearo, oltre che in piazza Dante e alle scuole elementari.

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