FattiIl Progetto Ora Con l’apertura di un nuovo sportello a Piove di Sacco si allarga la rete dei Comuni, tra Padova e Rovigo, in cui è presente il servizio gratuito, della Fondazione Cariparo, di supporto psicologico (e non solo) per familiari e caregiver di persone con demenze
La recente apertura di uno sportello presso il Craup, il Centro residenziale per anziani Umberto I a Piove di Sacco, allarga la rete del Progetto Ora, il servizio gratuito promosso dalla Fondazione Cariparo per supportare familiari e caregiver di persone con Alzheimer e demenza risiedenti nelle Ulss 6 Euganea e 5 Polesana. «Nata nel 2009 ma dal 2021 conosciuta con il nome attuale data la presenza di altre forme di decadimento cognitivo oltre all’Alzheimer, l’iniziativa ha come obiettivi l’orientamento, la rete e l’ascolto – sottolinea il project manager Giacomo Dal Gesso – Cerchiamo di aiutare i caregiver, per lo più figli e coniugi con un 75 per cento rappresentato da donne, orientandoli nei servizi che possono essere loro d’aiuto e supportandoli psicologicamente attraverso colloqui gratuiti individuali o familiari, anche in modalità telematica. Organizziamo inoltre seminari e corsi di formazione per i caregiver informali, ovvero familiari e badanti, e per quelli formali come operatori sociosanitari e infermieri». A raccogliere i bisogni ai quali rispondere sono nove neuropsicologi presenti nei sette centri di ascolto diffusi tra le province di Padova e Rovigo, territori che hanno mostrato la necessità di avere un orecchio attento e una mano tesa per chi ogni giorno è impegnato nell’assistenza. «Abbiamo avviato più di 25 mila colloqui psicologici e attualmente sono in carico circa 600 utenti – prosegue Dal Gesso – Registriamo 15 mila persone con diagnosi di demenza nella provincia di Padova e cinquemila in quella di Rovigo, senza considerare coloro che già manifestano dei sintomi e ai quali potrebbe essere certificato il decadimento cognitivo. Con questi numeri è facile intuire come sia grande il bisogno di questa attività nel territorio». Attraverso diverse iniziative, il contatto dallo scorso anno con i medici di base per la diffusione del progetto e la recente presenza in alcune medicine di gruppo, si intende dunque sensibilizzare la cittadinanza e rispondere a quei caregiver che dopo la diagnosi di demenza a un loro caro vedono la quotidianità trasformarsi. «Seguiamo i familiari che trovandosi nella fase iniziale e media dello sviluppo della malattia chiedono supporto per la gestione dell’aspetto comportamentale e dei servizi, oltre a consigli su come elaborare la patologia, difficile da accettare» ricorda Sara Lazzarin, psicologa e coordinatrice del Progetto Ora nel centro di Pontelongo – Creare occasioni di conoscenza nel territorio ci permette di mostrare come si debba e si possa parlare di queste situazioni. Nello specifico nella nostra zona c’è ancora un senso di vergogna verso la malattia tale da ritardare i familiari nel chiedere aiuto. Anche l’ampliamento degli sportelli desidera proprio essere utile a un avvicinamento sempre maggiore ai caregiver in modalità che possano essere loro congeniali». Per informazioni e per l’elenco dei centri attivi progettoora.it
Riccardo Rocca
