Il tratto raffinato, acuto, colto, di chi la penna sa ben calibrare

La Sla non perdona e prova ad azzerare le tue capacità relazionali; non riesce, però, a limitare la tua forza morale e spirituale, che permane e che continua a palesarsi ancora più marcata e sferzante del giorno in cui la malattia ti prende e si lega alla tua carne. Così è stato di Salvatore Mazza. Fino alla vigilia della sua nascita al Cielo, Salvatore non ha smesso di essere giornalista e scrittore, mostrandoci il suo mondo interiore, pacificato dalla fede, la sua voglia di vivere e di comunicare non “a prescindere” dalla sua grave condizione di salute, ma proprio “a partire” dall’esperienza del limite, segnato dalla fragilità.