Il “volto” della guerra nel silenzio degli adolescenti in fuga dai bombardamenti

Prima tappa del viaggio Sir in Moldova per stare a fianco degli ucraini in fuga dalla guerra e di chi li accoglie. Siamo nel Centro don Bosco di Chişinău. Odessa dista solo 180 chilometri. “Accogliere queste persone – dice don Sergio Bergamin, salesiano di Padova e responsabile dell’oratorio - significa accogliere il dramma che stanno vivendo, mettersi in ascolto del dolore e del grido che hanno dentro. Significa fare silenzio quando fanno fatica a parlare e ascoltarli quando invece hanno bisogno di qualcuno con cui sfogare i loro problemi. Una signora ieri mi diceva di aver saputo che la sua casa a Mykolaiv è stata bombardata”