Fatti
In marcia contro le mafie in tutta Italia
Circa 70 mila persone hanno sfilato per le strade di Milano: una marea colorata, tra cui anche un nutrito gruppo da Piove di Sacco e da Padova
FattiCirca 70 mila persone hanno sfilato per le strade di Milano: una marea colorata, tra cui anche un nutrito gruppo da Piove di Sacco e da Padova
Il tema della 28ª Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, dello scorso 21 marzo, è stato riassunto nello slogan “È possibile”. «Due parole che ci portano a riflettere su quello che ogni individuo, ciascuno di noi, ha la possibilità di fare, nel concreto del proprio quotidiano, per l’affermazione dei diritti di tutti e della giustizia sociale – spiega Giampaolo Chinello, referente del presidio di Libera a Piove di Sacco – La parola “possibile”, infatti, deriva dalla parola “potere” e indica ciò che effettivamente possiamo realizzare in un determinato momento storico e in un determinato contesto sociale». Non è stata casuale la scelta di Milano: il 2022 è stato l’anno del trentennale delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, ma ricorrevano anche i 30 anni di Mani Pulite, un’inchiesta della Procura di Milano che ha fatto emergere un sistema corruttivo diventato prassi, che coinvolgeva a tutti i livelli esponenti delle amministrazioni pubbliche, politici, imprenditori.
Ancora Giampaolo Chinello: «Come Presidio “Rita Atria” di Libera di Piove di Sacco abbiamo sentito un importante desiderio di partecipare, e di far partecipare tanti giovani delle scuole del territorio: tra gli 80 piovesi a Milano c’erano anche due classi del liceo Einstein e una dell’Enaip con docenti e dirigenti scolastici, per vivere in prima persona il desiderio di ascoltare e comprendere per poi agire, nei nostri territori, quello che i familiari delle vittime innocenti e don Luigi Ciotti ci hanno comunicato». In prossimità del 21 marzo, in collaborazione con l’Unità pastorale di Piove di Sacco, Libera ha organizzato alcuni incontri con incontri e testimonianze, che hanno aiutato i partecipanti ad approfondire e a capire che un mondo di pace, giustizia, verità, diritti e accoglienza “è possibile”. «Milano è stata la città nella quale abbiamo ribadito il nostro impegno a costruire reti internazionali contro le mafie e contro la corruzione. Nel capoluogo lombardo abbiamo potuto testimoniare che questa importante partecipazione è bella solo se pienamente condivisa dal basso: cioè da tutte quelle persone che fanno parte di movimenti, associazioni e parrocchie», sottolinea Chinello.
Per il referente piovese di Libera il desiderio è che «tutto questo non fosse e rimanesse qualcosa di racchiuso in unasingola seppur bella giornata, ma potesse essere uno spunto da tradurre nel quotidiano. La promozione della legalità, della giustizia sociale, della pace è possibile solo che scegliamo di agire seguendo questi valori, allora veramentepotremmo constatare che questo mondo è possibile». A Milano era presente anche don Giorgio De Checchi, moderatore dell’Up a Piove di Sacco e membro del Collegio dei garanti di Libera, che spiega: «L’augurio è che, oltre a regalare un abbraccio caldo e partecipe ai 500 familiari delle vittime delle mafie, da Piazza del Duomo sia partito un segnale forte e chiaro al Governo e al Parlamento: sulla lotta alle mafie non si accettano scorciatoie e sottovalutazioni, sul contrasto alla corruzione non sono consentiti passi indietro, perché c’è una società civile e responsabile che è pronta a fare la propria parte».
Venerdì 24 marzo, il teatro Filarmonico di Verona ha ospitato la 8a edizione della Giornata regionale contro la mafia, realizzata da Avviso Pubblico. Al termine sono stati letti i 1.069 nomi delle vittime innocenti di mafia.