Idee
In un mondo ammorbato dalle fake news cresce la domanda di buona informazione
La battaglia tra il vero e il falso non conosce tregua. E il campo di battaglia più cruento e insidioso è quello dei social media che hanno soppiantato, nell’industria della comunicazione, tanto la carta stampata quanto la televisione. Questa la notizia più allarmante contenuta nel Digital News Report 2021 di Reuters condotto in 46 Paesi, tra cui l'Italia. Stando al rapporto, la maggiore fonte di preoccupazione è costituita da Facebook (29%). Ma ancor più preoccupanti sono le fonti di disinformazione indicate dagli utenti e che inondano i social media. Il vertice di questa classifica negativa è occupato dai politici nazionali con addirittura il 40% di segnalazioni. Ma non sono da meno gli attivisti (14%), i giornalisti e le persone comuni (entrambi al 13%) e infine i governi stranieri (10%)