Chiesa | DiocesiSi è conclusa con la messa presieduta dal vescovo Claudio, all’ombra delle grandi piante del parco della Casa Scoiattolo di Asiago, l’incontro diocesano delle famiglie, che aveva per titolo “Amore familiare: vocazione e via di santità”, di domenica 19 giugno.
Un appuntamento inedito iniziato già nel pomeriggio di sabato 18 con escursioni e attività alla scoperta del territorio e proseguito nel primo pomeriggio di domenica con quattro incontri formativi tenuti da Carlo Mocellin (marito di Maria Cristina Cella), Adriano Bordignon (Forum associazioni familiari del Veneto), Johnny Dotti (pedagogista e imprenditore sociale) e Francesca Schiano (insegnante e collaboratrice diocesana).
«È stata una giornata speciale – afferma don Silvano Trincanato, direttore dell’ufficio di Pastorale della famiglia – Sono state numerose le famiglie da tutto il territorio diocesano che sono salite in Altopiano a pochi giorni dall’incontro mondiale di Roma (22-26 giugno). Peraltro, con un gruppo di famiglie affidatarie e adottive abbiamo anche vissuto un campo nei giorni precedenti l’incontro. Un’esperienza di grande portata umana e relazionale. Probabilmente il futuro della famiglia è insieme, in una rete di famiglie, luoghi in cui prevale il senso della fraternità». Il bello della famiglia deve ancora venire, ha detto Johnny Dotti nel suo intervento in sala Grillo parlante.
«Inutile guardare con nostalgia al passato, ogni epoca ha offerto grandezza e bassezza. Oggi siamo chiamati a costruire nuove forme esercitando la nostra libertà». Affettuosa ma anche esigente l’omelia di mons. Cipolla a Casa Scoiattolo. «Vivere la festa della famiglia nel giorno del Corpus Domini significa accorgersi del legame fondante che esiste tra famiglia ed eucaristia. Lo so, è molto impegnativa come prospettiva, ma sono convinto che come credenti dobbiamo porci a questo livello nella relazione con il Signore».
