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Istituto “San Pio X”. Cantare con arte le parole della Salvezza
Due moduli pedagogici per presbiteri e diaconi, il secondo aperto anche ai laici
È stata la celebrazione eucaristica della Presentazione del Signore al Tempio a chiudere la rassegna “Gennaio alla liturgia 2025”. Un accalcarsi di fiammelle, rese più frementi dal canto di chi aveva partecipato ai laboratori per i cori parrocchiali curati dal maestro Francesco Cavagna, vicedirettore dell’Istituto diocesano di canto e musica per la liturgia “Pio X”. Anche quest’anno la proposta ha suscitato interesse e ha permesso di comporre un fronte di voci che si sono cimentate nel gregoriano come nella polifonia, fino ai brani di compositori contemporanei quali Giuseppe Liberto, già direttore della Cappella musicale “Sistina”, o Alessio Randon, grazia di questa Chiesa di Padova. Cantare con arte le parole della salvezza ne moltiplica incommensurabilmente la potenza. Insieme al suono dell’organo, esse avvolgono chi entra nell’aula santa, e non è raro che qualcuno, a fine messa, confessi di aver assaporato un anticipo della Gerusalemme del cielo. Come il re dei Franchi Clodoveo, che, entrato nel battistero dove sarebbe diventato cristiano, in mezzo ai mosaici, all’incenso, ai canti, si è avvicinato all’orecchio del vescovo che lo accompagnava domandandogli: «È questo il Paradiso di cui mi avevate parlato?». La potenza che la musica imprime nelle parole fa sì che esse perdano la freddezza razionalistica e diventino voce del Verbo fatto carne. L’Istituto “Pio X” propone per questo due moduli pedagogici rivolti soprattutto ai diaconi e ai presbiteri, presso la chiesa di Sant’Andrea a Padova, dalle 9 alle 12. Sabato 15 e 22 marzo, il maestro Cavagna si concentrerà sul canto del celebrante. Sabato 29 marzo e 5 aprile, in un ciclo aperto anche ai laici, farà un corso pratico sull’esecuzione del preconio pasquale, l’Exultet. Per le adesioni si può scrivere a iscrizioniliturgia@diocesipadova.it
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