Nel 2017 la casa di Sant'Agata Bolognese regalò a Papa Francesco una Huracán bianca, un bolide da oltre 600 cavalli in livrea vaticana.
Cosa fare di un dono di così grande valore se non usarlo per generare altro bene?
Non è rimasta poi molto tempo dietro alle mura leonine la splendida Lamborghini Huracán bianca che, un paio d’anni fa, la casa automobilistica italiana aveva donato al Santo Padre.
Oltre 600 cavalli, verniciata di bianco con giusto qualche riga bianca ad esaltarne le forme scolpite dal vento e a richiamare i colori del Vaticano, così si presentava al momento della consegna il bolide emiliano a cui, prontamente, il Papa appose il suo autografo.
Passano solo pochi mesi e la vettura — che a listino viene venduta a poco meno di 200 mila euro — viene battuta all’asta da Sotheby’s per 715 mila euro. Il fine è nobile e giustifica, oltre alla rarità del modello, il prezzo pagato dal fortunato acquirente: sostenere progetti di carità in giro per il mondo.
«Nel 2017 Lamborghini donò un’auto al Papa, che la mise all’asta — scrive Aiuto alla Chiesa che soffre sulla sua pagina Facebook — ora ACS ha ricevuto 200.000 euro dalla vendita, e li userà per ricostruire un asilo e un centro per i cristiani e le altre minoranze di Ninive, in Iraq, rientrati a casa dopo la sconfitta militare di Daesh».
La presenza di ACS nella piana di Ninive non è cosa nuova, negli anni ha destinato oltre 9 milioni di euro per la ricostruzione dei villaggi abitati dai cristiani, distrutti dallo Stato islamico. Una presenza forte e radicata come la pianta d’ulivo che Aiuto alla Chiesa che soffre ha donato ad ogni famiglia rientrata nella propria casa.
«Abbiamo visto in faccia il dolore — raccontava nel maggio del 2017 Habib Yuossif Mansuor, 76 anni, ripreso da Tempi — dopo la mezzanotte siamo scappati, lasciando la casa e tutte le nostre cose. Io avevo una casa a due piani qui a Karamles che è stata bombardata e rasa al suolo. Parliamo tutti la stessa lingua, quindi vorremmo tornare nelle nostre città nella Piana di Ninive come fratelli, come se avessimo un cuore solo. Ringraziamo il Signore e ACS».
Come riportato anche da Avvenire, oltre ai progetti di ACS in Iraq, il ricavato dalla vendita della Lamborghini verrà devoluto ad altre due iniziative meritevoli.
Nel decennale della morte di don Oreste Benzi e nel 50° anniversario della Comunità Giovanni XXIII, verrà finanziata la cosiddetta Casa Papa Francesco per le donne vittime della tratta e della prostituzione.
Sempre a donne e bambini è destinata l’ultima parte del ricavato: saranno infatti Gicam e Amici del Centrafrica le due associazioni a riceve l’ultima parte dei fondi per attuare i loro progetti in Africa.
