Idee
Gentile direttore,
quest’anno l’anniversario (71°) della morte del servo di Dio, Vinicio Dalla Vecchia (1924-1954), è coinciso provvidenzialmente con la ventesima domenica del Tempo ordinario e con il numero speciale (15 agosto) de La Difesa del popolo dedicato al Giubileo dei giovani e, in particolare, dei “nostri” giovani.
Vinicio Dalla Vecchia, nato a Perarolo di Vigonza e morto a 30 anni cadendo dalla parete est del Catinaccio (Val di Fassa), si presenta come un giovane che ha attraversato tutte le realtà dei giovani, compresa la scuola, come è stato messo in luce dall’articolo di Patrizio Zanella, pubblicato nel numero del 10 agosto scorso (p.10). La “svolta” per Vinicio avviene a un corso di esercizi spirituali, quando fa dell’incontro con il Signore, nella preghiera e nell’eucaristia, il centro della sua vita.
La messa per il 71° anniversario, domenica 17 agosto presso la chiesa di San Carlo (Padova), è stata presieduta da don Giovanni Brusegan, che per alcuni anni, da giovane prete, ha prestato servizio proprio a Perarolo.
Nell’omelia don Giovanni si è soffermato in particolare sulle parole iniziali del brano del Vangelo – «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12,49) – evidenziando che la vita di Vinicio, breve, ma densissima, può essere compresa come espressione di quel “fuoco”, che non solo ha illuminato e raggiunto i suoi coetanei e i suoi compaesani, ma ancora tramite i suoi scritti e la sua testimonianza “ha forza” per illuminare e raggiungere le nostre vite… a partire da chi è giovane oggi.