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La strage degli innocenti in Ucraina
Ucraina Lunedì 8 luglio un missile russo colpisce un ospedale pediatrico a Kiev. Decine le vittime. L’urlo di dolore dei vescovi accorsi sul luogo del disastro
IdeeUcraina Lunedì 8 luglio un missile russo colpisce un ospedale pediatrico a Kiev. Decine le vittime. L’urlo di dolore dei vescovi accorsi sul luogo del disastro
«Oggi mi rivolgo, grido alla coscienza di tutte le persone del mondo intero. Vi chiedo di condannare questo crimine e di fare tutto in vostro potere per fermare e punire la mano dello spietato assassino. Oggi piangiamo insieme a tutte le vittime». Sono parole durissime di condanna e di dolore quelle pronunciate dall’arcivescovo maggiore dei greco cattolici ucraini sua beatitudine Sviatoslav Shevchuk, in una dichiarazione diffusa a seguito dell’attacco missilistico sull’ospedale pediatrico a Kiev e a una clinica per la maternità che si trova sulla riva sinistra del fiume Dnipro. Attacco che, come riportato dall’Ansa, è stato realizzato con tutta probabilità un missile da crociera KH101 «lanciato dalla Federazione Russa», secondo l’alto commissario per i diritti umani in Ucraina Danielle Bell. «Oggi – scrive Shevchuk – immagini brutali di una grande tragedia scuotono l’Ucraina e il mondo. Oggi, 8 luglio, i russi hanno attaccato la città di Kiev con i loro missili. Hanno deliberatamente attaccato un ospedale pediatrico». La morte ha colpito chi cercava una nuova vita. «È ancora in corso la rimozione delle macerie, ma sappiamo già di decine di morti (al momento di andare in stampa le vittime ammontavano a 41, ndr) e quasi un centinaio di feriti. Tra le vittime ci sono bambini, medici, i genitori. È straziante vedere che quei bambini, che sono giunti per salvare la propria vita, proprio nel centro di dialisi, siano stati uccisi senza pietà dai criminali russi». L’arcivescovo maggiore osserva che «molti bambini erano in pericolo di vita perché collegati ai ventilatori polmonari artificiali. Numerosi bambini, in quel momento, erano sottoposti a interventi chirurgici. È stata proprio l’interruzione di corrente a portarli a un passo dalla morte. In nome di Dio, con tutta la determinazione, condanniamo questo crimine contro l’umanità». Shevchuk aggiunge: «Questo non è solo un crimine contro le leggi e i principi umani, contro le norme internazionali che ci parlano di costumi e regole della conduzione della guerra. Secondo la morale cristiana, questo è un peccato, che grida vendetta al Cielo». A chiudere la dichiarazione, una preghiera per tutte le vittime, «soprattutto per i bambini uccisi innocentemente», con parole di condoglianza ai parenti e amici delle vittime e un pensieri a quanti «in questi minuti, operatori sanitari e volontari, disposti a catena umana rimuovono i massi per salvare anche quei bambini, il cui cuore continua a battere sotto le macerie». Anche il vescovo di Kiev-Žytomyr, mons. Vitaliy Krivitskiy, si è recato immediatamente presso l’ospedale pediatrico Okhmatdyt della città pesantemente danneggiato in seguito all’attacco missilistico lanciato dalle forze russe. «Questo attacco – commenta il vescovo Krivitskiy – è una bestemmia, è un’ulteriore testimonianza che la Russia è uno Stato terroristico. Hanno attaccato un ospedale pediatrico per bambini malati. Sono state colpite anche altre parti della città. Purtroppo gli attacchi continuano».