FattiOrchestra di Padova e del Veneto Giaretta: «In un unico luogo tutte le attività dell’Orchestra che oggi hanno tre sedi differenti in città»
«Finalmente, dopo anni di incertezze, ci troviamo di fronte a un quadro preciso sul futuro delle sale per la musica a Padova». Le parole di Paolo Giaretta, già sindaco e senatore, oggi vicepresidente dell’Orchestra di Padova e del Veneto (Opv), tradiscono la soddisfazione per il progetto tracciato dalla giunta Giordani, un’operazione da 12,5 milioni di euro che chiude una querelle che nel tempo ha visto apparire e dissolversi molte opportunità, una su tutte quella del grande auditorium che avrebbe dovuto vedere la luce a piazzale Boschetti. «La musica è una delle grandi eccellenze, riconosciute a livello nazionale e internazionale, della nostra città, grazie all’impegno delle importanti istituzioni attive, ma fino a questo momento la mancanza di sale da concerto ha sempre reso particolarmente complessa la programmazione come pure lo sviluppo di idee innovative». Giaretta, al di là del ritardo accumulato e dei progetti rimasti nel cassetto, ha ben chiari i vantaggi della soluzione individuata dal Comune: «Anzitutto ci dà la possibilità di un intervento profondo e radicale sull’auditorium Pollini, nato come aula del conservatorio, potenziando le strutture a servizio del pubblico, come il foyer e il guardaroba, e dei musicisti, a partire dai cameriI l Multisala Mpx di via Bonporti – nato negli anni Cinquanta per volere della Diocesi di Padova e attivo per quasi sessant’anni nell’animazione culturale della città di Padova – sta per passare al Comune che ne farà uno dei due “polmoni” del polo della musica, assieme al rinnovato Conservatorio Pollini di piazza Eremitani. La notizia è stata comunicata dal sindaco Giordani ni. In secondo luogo, questa operazione evita che uno spazio culturale importante per il centro città come il Multisala Mpx concludesse la propria vicenda nell’anonimato com’è accaduto per altri cinema: salviamo uno spazio che per tanti anni è stato centrale per la cultura padovana e la città si arricchisce di un luogo in cui Opv, Solisti Veneti, Amici della musica e altre compagini potranno proporre le loro stagioni musicali e i progetti con famiglie, bambini, scuole e anziani, oltre alla contaminazione con altre arti, che rappresenta il fiutino della musica». Per l’Mpx si profila quindi un futuro fatto di note e strumenti musicali e la gestione dell’immobile dovrebbe essere data proprio all’Orchestra di Padova e del Veneto: «L’impegno preso dal Comune in questo senso per l’Opv è doppiamente importante – continua Paolo Giaretta – A regime infatti l’Mpx sarà anche la sede delle prove per la nostra orchestra: riunificheremo in un unico sito tutte le nostre attività. Oggi infatti la sede legale si trova in via Marsilio da Padova; biblioteca e biglietteria sono in via Breda; mentre le prove si svolgono nella sala superiore all’oratorio di San Rocco, messa a disposizione dal Comune. Per il resto sarà una sala aperta a tutte le istituzioni musicali padovane e potrà anche mantenere l’offerta cinematografica, convegnistica e l’ospitalità alle altre forme culturali nei momenti liberi della programmazione musicale». L’attenzione si sposta ora sui tempi di realizzazione del progetto. Dopo l’acquisizione, l’amministrazione cittadina effettuerà gli interventi necessari grazie ai 500 mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Cariparo. Sono tre le principali direttrici: l’ampliamento del palcoscenico per poter accogliere un’orchestra sinfonica; l’adeguamento acustico oggi tarato sull’attività cinematografica; la sostituzione delle poltroncine, inadeguate alla concertistica per conformazione e materiali di produzione. «Si tratta di lavori realizzabili in poco tempo, oltre che indispensabili per poter iniziare poi quelli ben più impegnativi al Pollini, visto che l’orchestra del conservatorio si esibirà all’Mpx finché l’auditorium non sarà pronto – conclude Giaretta – Il nostro auspicio è di poterci trasferire in tempo per l’avvio della prossima stagione, a settembre 2024».
