Mosaico | Sagre e FesteDopo la messa e la processione religiosa della Madonna addolorata, venerdì 18 settembre la festa di Campolongo Maggiore entra nel vivo con il programma tradizionale che si dipana fino al 22: stand gastronomico, ballo, musica e momenti di divertimento per ogni età.
Qualche decennio fa, Campolongo Maggiore era considerata una vera e propria fucina di vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. C’è stato un tempo in cui la comunità, che solo oggi, dopo l’espansione urbanistica, arriva a contare 3.100 abitanti, si poteva vantare di aver inviato in diocesi, in Italia e nel mondo un centinaio tra preti, religiosi e religiose la cui vocazione era nata proprio tra gli altari della chiesa intitolata ai santi Felice e Fortunato.
La sagra in onore della Madonna addolorata, in programma da venerdì 18 a martedì 22 settembre a Campolongo, darà lo spunto a tanti di ringraziare per questa ricchezza di vita e, perché no, di imparare qualcosa dall’esempio di tante persone che hanno donato tutta la propria vita a Dio e all’umanità. Domenica 20 settembre, alle 12, si terrà l’atteso momento del pranzo della comunità: sarà l’occasione per accogliere suor Bianca e suor Mirella dell’ordine delle Dimesse, che affiancheranno suor Carmela già in servizio a Campolongo. Il ritrovo, però, sarà dedicato soprattutto ai religiosi nativi della comunità che nel 2015 tagliano il traguardo di un importante anniversario di vita religiosa. E sono tanti. «Questa festa – osserva il parroco don Emanuele Degan – è il nostro modo di ribadire ai giovani la bellezza della vita consacrata, anche facendo i conti con le difficoltà di oggi. Se una volta, all’interno di famiglie numerose, era forse più facile seguire la chiamata del Signore, adesso che i figli sono pochi, se non addirittura unici, è più difficile che questi se ne vadano da casa». Nel corso della festa saranno festeggiati i 45 anni di sacerdozio di don Florio Meneghetti e di padre Olindo Donolato, i 50 anni dall’ordinazione di don Agostino Marinello e i 50 anni di vita religiosa di suor Esterina e suor Bruna, i 60 anni di sacerdozio di don Antonio Bellamio, parroco di Campolongo dal 1973 al 1984, e addirittura i 65 anni di vita da prete di don Giovanni Giraldo. Protagonisti del pranzo della comunità i ragazzi del gruppo A mani aperte, ragazzi disabili provenienti da tutti i comuni vicini che si incontrano per attività, ginnastica e formazione: «Anche se non hanno una sede qui in parrocchia – spiega don Emanuele Degan – molti tra di loro, ragazzi e volontari, sono proprio di Campolongo. Ospitarli durante la festa è un modo di sentirli ancora di più protagonisti della nostra comunità». La sagra dell’Addolorata sarà come ogni anno anticipata, martedì 15 settembre, alle 20.30, dalla messa solenne e dalla processione in onore proprio della Beata Vergine. Poi, da venerdì 18 a martedì 22, con lo stand gastronomico e il ballo liscio la festa entrerà nel vivo: «Abito a Campolongo da ben 35 anni – racconta il vicepresidente del consiglio pastorale Ernesto Zambolin – quando sono arrivato la sagra era già antica. Grazie a tutti i volontari e a tutti i partecipanti anche dai paesi vicini, la sagra è il modo migliore per cominciare le attività dell’anno che ci attende».
La giornata del venerdì sera è tradizionalmente affollata dai ragazzi che ricominciano la scuola e dai ritrovi dei campiscuola estivi. In sagra anche la pesca di beneficenza e le giostrine, nonché uno stand dove i giovani possono mangiare panini, bere birra e ascoltare complessi più in linea con la loro età. I proventi raccolti contribuiranno a sostenere le spese che la comunità si è accollata negli scorsi anni per la costruzione del centro parrocchiale e la ristrutturazione della canonica.
