Chiesa | DiocesiLe Figlie di Maria Ausiliatrice si sono iscritte alla piattaforma Laudato si’ per individuare quali passi compiere per contribuire alla cura della “casa comune”
In un tempo in cui si è sempre più straniti di fronte al clima che muta in modo repentino, a fenomeni atmosferici violenti e imprevedibili, a nuove povertà e isolamento, a migrazioni climatiche, in molti stanno prendendo coscienza della necessità di intervenire, anche con singoli, piccoli cambiamenti di abitudini per proteggere la nostra “casa comune”. Al tema, papa Francesco ha dedicato nel 2015 l’enciclica Laudato si’ e l’anno scorso ha preso vita la piattaforma omonima che incoraggia donne e uomini di buona volontà affinché si prendano cura del Creato, invertendo la rotta intrapresa negli ultimi decenni. Diverse comunità, istituzioni, famiglie si sono iscritte in questi mesi alla action platform (piattaforma d’azione) “Laudato si’”, invocando una rivoluzione culturale e spirituale che attui un’ecologia integrale. Così ha fatto anche la congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
«Siamo solo all’inizio di questo percorso – spiega suor Elena Ongarato, segretaria “Formazione” dell’Ispettoria triveneta santa Maria Domenica Mazzarello, provincia religiosa della congregazione che ha sede in riviera San Benedetto a Padova – L’anno scorso si è tenuto il capitolo generale di tutto l’istituto e una delle scelte è stata proprio quella di mettere in pratica gli obiettivi proposti nell’enciclica e nella piattaforma. Ci sentiamo tutti invitati a confrontarci e provare ad agire per la cura dell’ambiente; come provincia, che per noi si chiama ispettoria, abbiamo proposto l’iscrizione alla piattaforma ma poi, a causa della pandemia, tutto è rimasto fermo. Quest’anno, consapevoli di dover realizzare qualcosa di concreto, abbiamo elaborato a livello provinciale un “piano Laudato si’” e invitato le case collegate del Triveneto e dell’Ungheria (territori della nostra provincia religiosa), a costruirne uno proprio che si muova attorno a due ambiti: innanzitutto la presa d’atto di ciò che ciascuna comunità già compie in linea con l’enciclica; in secondo luogo, una valutazione di cosa è possibile fare per avanzare ulteriormente mettendo in luce, per noi che siamo un istituto educativo, proprio gli aspetti educativi e relazionali con il creato».
La piattaforma “Laudato si’” è un programma con un sito internet associato – piattaformadiiniziativelaudatosi.org – a cui è possibile iscriversi (come singoli, famiglie, parrocchie, diocesi, istituzione educative, centri sanitari, aziende, ordini religiosi…); sono presenti materiali, video e sussidi per chiunque desideri fare la propria parte e scongiurare la crisi ecologica. Promossa dal Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale, offre una guida e uno spazio per tutti dove condividere idee, domande, sfide e ispirazioni, sulla base di tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la Terra. Sono sette gli obiettivi che vengono posti: la risposta al grido della Terra, la risposta al grido dei poveri, l’attuazione di un’economia ecologica, l’adozione di stili di vita sostenibili, l’istruzione ecologica, la spiritualità ecologica, la resilienza e valorizzazione della comunità. «Per quanto ci riguarda, abbiamo pensato di partire dalla formazione – continua suor Elena Ongarato – A metà ottobre è stata realizzata una giornata formativa con le madri superiori delle varie comunità. Abbiamo invitato suor Francesca Fiorese, direttrice dell’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Padova, che ci ha presentato i contenuti fondamentali dell’enciclica Laudato si’, soprattutto quelli relazionali; abbiamo poi approfondito i sette obiettivi che la piattaforma propone, creando piccoli laboratori in cui era possibile fare delle attività, provando a concretizzare aspetti delle singole realtà». La piattaforma “Laudato si’”, ugualmente, propone molti passi concreti: gli iscritti hanno accesso a risorse utili, guide di pianificazione create in collaborazione con le principali organizzazioni cattoliche che offrono un quadro chiaro su come agire e valutare i progressi verso gli obiettivi. Le azioni suggerite offrono modi pratici per compiere passi verso l’ecologia integrale ed è possibile avere contatti diretti con le comunità di pari e le organizzazioni cattoliche; un’autovalutazione annuale permette di misurare con chiarezza i progressi di anno in anno. «Alle diverse case dell’istituto abbiamo chiesto di provare a sensibilizzare su questi temi sia le religiose che il personale educante, pensando insieme a passi concreti da compiere – conclude la religiosa – L’anno prossimo, intorno a maggio, ci ritroveremo per condividere il percorso verso la Laudato si’ compiuto da ogni comunità».
Per celebrare la 31a giornata di dialogo cristiano-islamico (che si è tenuta lo scorso 27 ottobre), l’ufficio diocesano di Pastorale dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso propone, insieme alla Comunità islamica di Padova e provincia, al Movimento dei Focolari e all’Associazione marocchina di Padova, una giornata dal titolo “Le radici e le ali” – domenica 6 novembre – a Trieste con la visita alla Risiera di San Saba, la preghiera islamica, il pranzo al sacco, la visita del centro culturale islamico di Trieste, la messa nella Cattedrale di San Giusto.
Domenica 6 si tiene l’incontro di presentazione – dalle 16 alle 18 alla comunità Sma-Nsa di Feriole – del percorso “Viaggiare per condividere”. Si tratta di un itinerario rivolto ai giovani e si propone di far crescere nella fede in chiave missionaria e aprirsi al mondo con occhi nuovi. Sono previsti incontri mensili di confronto, riflessione, testimonianze e convivialità. Info: cmd.viaggiare@diocesipadova.it
