Chiesa
Domenica 20 luglio, affacciandosi su piazza della Libertà a Castel Gandolfo per la recita dell’Angelus, papa Leone XIV ha unito l’attualità drammatica della guerra alla riflessione sull’accoglienza a partire dal Vangelo della visita di Gesù a Marta e Maria.
«Ogni volta che accogliamo l’invito alla Cena del Signore e partecipiamo alla mensa eucaristica, è Dio stesso che “passa a servirci”», ha detto il Pontefice. E ha aggiunto: «Il nostro Dio ha prima saputo farsi ospite, e anche oggi sta alla nostra porta e bussa». Una riflessione che ha preso spunto anche dalla lingua italiana, dove la parola “ospite” indica sia chi accoglie, sia chi è accolto: «È suggestivo – ha commentato – e ci aiuta a contemplare il gioco di accoglienza reciproca, fuori dal quale la nostra vita impoverisce».
Riferendosi alla figura evangelica di Marta, Leone XIV ha ricordato: «Dio la chiama a qualcosa di più bello della stessa generosità. La chiama a uscire da sé. Solo questo fa fiorire la nostra vita: aprirci a qualcosa che ci distoglie da noi stessi e nello stesso tempo ci riempie». Guardando al tempo estivo, il Papa ha poi osservato: «L’industria delle vacanze vuole venderci ogni genere di esperienza, ma forse non quello che cerchiamo». Da qui, l’esortazione finale: «Occorre solo farsi ospiti: fare posto e anche chiederlo; accogliere e farsi accogliere. Abbiamo tanto da ricevere e non solo da dare».
Al termine della preghiera mariana, Leone XIV ha espresso un forte e doloroso appello per la situazione nella Striscia di Gaza. «Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto», ha affermato, ricordando «con profondo dolore» l’attacco dell’esercito israeliano contro la Parrocchia cattolica della Sacra Famiglia, «che ha causato la morte di tre cristiani e il grave ferimento di altri».
Il Papa ha pregato per le vittime – Saad Issa Kostandi Salameh, Foumia Issa Latif Ayyad, Najwa Ibrahim Latif Abu Daoud – e ha espresso vicinanza «ai loro familiari e a tutti i parrocchiani». Quindi ha rinnovato l’appello al rispetto del diritto internazionale umanitario, in particolare del «divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione».
Un pensiero speciale è stato rivolto anche ai cristiani del Medio Oriente: «Siete nel cuore del Papa e di tutta la Chiesa. Grazie per la vostra testimonianza di fede». Poco prima, Leone XIV aveva ricordato la celebrazione della Messa ad Albano, definendola «un momento significativo di comunione ecclesiale e di incontro con la Comunità diocesana».
Infine, il Papa ha salutato i pellegrini presenti e tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione della giornata: «Desidero ringraziare tutti voi per l’accoglienza e a tutti auguro una buona domenica».