MosaicoÈ dedicato alle Madri, come dice chiaramente il titolo, il libro, uscito un mese fa per le edizioni Messaggero Padova (120 pp.) di Simona Segoloni Ruta, docente di ecclesiologia all’Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma.
L’esperienza delle madri ci tocca tutti, perché ci conduce all’origine della nostra esistenza ed evoca sentimenti e valori profondi. Eppure è difficile trovare una realtà tanto falsificata da stereotipi e luoghi comuni, per non parlare di vere e proprie devianze, quanto la maternità. «L’esperienza della maternità – dice Simona Segoloni Ruta – è sempre diversa. È fondamentale e radicale ed è qualcosa che ciascuno di noi tocca con mano perché ciascuno di noi è nato da una donna e ricorda come fondamentale prima relazione quella con una donna, da cui è nato. Il tentativo di questo libro è andare a cercare nelle Scritture una pluralità di esperienze di donne diverse, di maternità diverse che possono illuminare questo mondo e aprirci alla ricchezza di simboli che la maternità porta con sé, sia per la ricomprensione dell’origine umana, ma anche per parlare della Chiesa e, in modo più fondamentale e assoluto, per parlare del mistero di Dio».
Dedicato invece al mese mariano è il testo Con Maria, madre della speranza. Rosario di Remo Lupi (edizioni Messaggero Padova, pp. 64). L’autore – un frate cappuccino che ha al suo attivo molte pubblicazioni di carattere pastorale e liturgico e che per le Edizioni Messaggero ha pubblicato nel 2021 Il rosario per la nostra vita – in questo libriccino appena uscito offre belle riflessioni per pregare e affidarsi a Maria invocata come Madre della speranza: lei si è affidata con piena fiducia al progetto di Dio e ha generato Cristo nostra speranza. Nella storia poi, attraverso la sua materna intercessione, mantiene viva la speranza dei cristiani, conducendoli a Gesù. «Lei, madre di speranza, ci sostiene nei momenti di buio, di difficoltà, di sconforto, di apparente sconfitta o di vere sconfitte umane», diceva papa Francesco.
