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“March for our lives”, i giovani americani dicono no alle armi
Non ci sono barriere tra palco e platea a Washington: la “Marcia per le nostre vite” ha solo dei portavoce elevati di qualche metro, ma sono queste migliaia di ragazzi, famiglie, anziani assiepati per ore sul viale che porta al Congresso che hanno storie da raccontare e scelte da far valere. “Il troppo è troppo” gridano, facendo eco alla giovane nipote di Martin Luther King che dal palco ricorda il sogno del nonno e vi aggiunge il suo: stop alla violenza delle armi da fuoco.