Mosaico
L’editoria per l’infanzia e l’adolescenza, da qualche anno, è un pilastro fondamentale del mercato del libro in Italia, con vendite annuali che superano regolarmente i 20 milioni di copie. Non tutto ciò che viene immesso sul mercato, però, è di buona qualità perciò i premi letterari, come il Premio Rodari, assumono un’importanza strategica come strumenti di selezione e garanzia di valore.
Tra i vincitori di quest’anno ci sono anche la bassanese Cristina Bellemo, con Poesie notturne, edito da Topipittori, e il veneziano Michelangelo Rossato con La favola dei tarocchi o il meraviglioso mondo di Chisono (Ippocampo edizioni). Si tratta di due albi illustrati, una tipologia narrativa che rappresenta il vero fiore all’occhiello dell’editoria per l’infanzia italiana e internazionale.
«L’albo illustrato – spiega Michelangelo Rossato – è in qualche modo il primo museo per un bambino che ha anche la possibilità di confrontarsi col pensiero critico. Sicuramente in questo momento c’è una sovrapproduzione e tra i tanti libri alcuni sono belli, altri meno, ma penso che l’incremento sia sicuramente positivo e mi auguro che, sempre di più, gli adulti scelgano dei libri per i loro bambini che non per forza debbano servire a qualcosa di preciso».
Michelangelo Rossato, è un illustratore e autore d’eccellenza e consiglia la bellezza come primo criterio per scegliere un albo. Ma è la ricerca culturale a fare davvero la differenza in un testo, come rilevato anche nella motivazione al premio della giuria del Rodari che definisce il suo albo colto e generoso.
«Al giorno d’oggi – commenta Rossato – c’è ancora chi pensa che la letteratura per bambini sia una produzione minore. In verità, occorre ricordare la lezione di Rodari: a differenza degli alieni, i bambini, un giorno, conquisteranno il mondo. Quindi bisogna essere molto attenti, onesti e colti nel rivolgersi a loro. Credo che chi realizza libri per i più piccoli abbia una grande responsabilità: io so che mi rivolgo agli adulti di domani e dedico molto tempo alla ricerca storico-artistica quando realizzo una nuova opera. È possibile che la giuria l’abbia percepita».
Il suo ultimo libro è ispirato dalle carte dei tarocchi che sono viste con sospetto da tanta parte della società. «Ero consapevole fin dall’inizio che si trattava di una sfida, proprio per i giusti pregiudizi che ci sono rispetto ai tarocchi. Occorre ricordare, però, che i tarocchi nascono nell’Italia medievale come un gioco di carte simile alla briscola e che i simboli contenuti nel mazzo sono gli stessi che ritroviamo in qualsiasi piazza o chiesa del periodo: immagini meravigliose e tipiche dell’arte medievale. Fu soprattutto nell’Ottocento che gli amanti dell’occulto se ne interessarono e le legarono a un immaginario diverso. Però, se noi li consideriamo come un’opera d’arte, sono davvero uno scrigno di bellezza e di sapienza, un patrimonio simbolico, nato in Italia e diffusosi in tutto il mondo, che vale la pena recuperare».
La favola di Rossato ha un protagonista con un nome che è, in realtà, la domanda di tutti noi: Chisono. «Chisono è un mistero che ho immaginato come il personaggio della carta del matto – conclude l’illustratore e autore – È un po’ un vagabondo, un po’ un pellegrino e viaggia alla ricerca di sé. È forse la metafora di tutti noi che lungo il cammino della nostra vita cerchiamo delle risposte. È certamente una persona che in qualche modo non vale niente, un ultimo. E penso che raccontare le storie che hanno per protagonisti gli ultimi sia sempre molto importante perché permette a chi legge, che sia adulto o bambino, di scendere dal piedistallo del privilegio e capire che le vite sono diverse, a volte anche complicate, soprattutto quando non hai niente».
Illustratore e autore, nato a Venezia nel 1991, Michelangelo Rossato attraverso l’illustrazione e la scrittura, dà vita a mondi onirici e surreali. realizza i suoi albi con tecniche pittoriche manuali. Ha vinto diversi premi. Tra i suoi albi per Arka edizioni La favola di Amore e psiche, Il cuore di Giovanna d’Arco, La sirenetta, Biancaneve.