Al momento, il ministro degli Esteri, Gentiloni, parla di italiani feriti coinvolti negli attentati; Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo, consiglia invece ti utilizzare i telefoni di casa perché le linee sono intasate
Ci sarebbero anche italiani tra i feriti coinvolti negli attentati di questa mattina a Bruxelles. A dirlo è il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. «Ci vorranno alcune ore per chiarire la situazione. La situazione è molto, molto tesa e il ministro degli Esteri belga, Reynders, sta lavorando con le ambasciate per avere tutte le informazioni possibili», ha aggiunto Gentiloni.
«L’esplosione nella fermata della metropolitana tra Schuman e Maelbeek è un segnale evidente perché vicina ai palazzi delle istituzioni europee – è il commento di Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo – L’attacco era nell’aria, da tempo abbiamo rinforzato le uscite e rafforzato gli impianti del Parlamento, ma non dobbiamo arrenderci, non aver paura dinanzi al terrorismo, bisogna reagire con attività di collaborazione e controlli più forti», ha affermato Tajani che consiglia ai parenti degli italiani in Belgio di utilizzare i telefoni di casa per contattarli perché le linee dei cellulari sono intasate.
