Questo sabato, alle 18, messa solenne per celebrare questa tappa nella vita di una comunità piccola ma vivace, legata alla vicina “sorella”.
Conoscere la storia della propria comunità, guardando al futuro senza rimpianti, ma aperti alle nuove sfide che attendono la Chiesa universale. È con questo spirito che la parrocchia di Minotte di Merlara si appresta a festeggiare la costituzione della parrocchia autonoma della frazione, avvenuta nel 1955: nel febbraio la dedicazione della nuova chiesa e nel mese di maggio l’elevazione a parrocchia autonoma in occasione della festa di Maria Ausiliatrice, aiuto dei cristiani, patrona di Minotte, che cade il 24 maggio, venendo affidata alle cure di don Alvise Trentin, primo parroco. E proprio questo sabato alle 18 viene celebrata una messa solenne, presieduta dal vicario episcopale per la pastorale don Leopoldo Voltan, cui segue la processione mariana per le vie del paese. La celebrazione, alla quale sono stati invitati i sacerdoti che si sono succeduti alla guida della comunità in questi 70 anni di vita, si inserisce all’interno della tradizionale sagra di Minotte che iniziata il 22 maggio e si che conclude martedì 27. Una comunità vivace e orgogliosa della sua chiesa e delle opere parrocchiali, nonostante gli abitanti siano poco più di 600. «La chiesa di Minotte a dire il vero è un’opera incompiuta» racconta Giacomo Giusto, 22enne che studia storia e che in parrocchia rappresenta un punto di riferimento per le diverse attività formative e per la liturgia. Del progetto generale, infatti, del quale si può solo immaginare l’imponente dimensione, è stata realizzata solo una minima parte che costituiva sicuramente il presbiterio con l’abside. A nordest è stata realizzata una piccola torre campanaria, mentre degno di nota è il rosone centrale realizzato con vetro artistico decorato e raffigurante la Madonna col Bambino. «La parrocchia ha una sua vitalità, prova ne è che la canonica viene utilizzata costantemente per le prove del coro, piuttosto che per incontri di catechesi, in estate per il grest che viene svolto, come tutte o quasi le attività insieme alla parrocchia di Merlara». La storia dei 70 anni di vita della parrocchia viene raccontata in una ricca mostra fotografica allestita in chiesa, che rimane aperta anche in orario serale. Tra gli scatti, molti dei quali in bianco e nero, quello che ritrae il vescovo Girolamo Bortignon con la piccola Maria Ausiliatrice, la prima battezzata della parrocchia di Minotte. L’attuale parroco don Lorenzo Trevisan, che guida anche Merlara, dove risiede, spiega il senso dell’anniversario: «È un ritorno alle radici, alle origini senza nostalgie, è come rivivere la memoria di una sorella minore, Minotte, nei confronti di quella maggiore, Merlara. Vediamo questa ricorrenza mentre siamo proiettati nel futuro con le collaborazioni pastorali, che ci attendono nei prossimi mesi».