Mosaico
Un weekend di riflessione, testimonianza e festa dedicato al futuro. Due giorni di incontri, cultura e solidarietà. Sabato 13 e domenica 14 a Montagnana torna il meeting organizzato da Gma, Gruppo missioni Africa, l’evento, giunto alla 47a edizione, dedicato alla solidarietà internazionale e che quest’anno ha come tema “Semi di futuro. Azioni di speranza”.
«Siamo pronti per questo evento – afferma padre Vitale Vitali, presidente Gma – per caricarci e continuare, nonostante le tante difficoltà, a creare speranza e insieme, continuare a suscitare sorrisi come semi di speranza, segno di vita. Il modo di operare che abbiamo scelto come associazione è quello di camminare con la gente del posto, condividere i problemi. L’Africa ha bisogno di condivisione, di un po’ di umanità in più. Se non cambia qualcosa qui, nel modo di vedere, nel modo di agire, non cambia neanche giù».
In programma in questi due giorni un concerto e un convegno. Sabato 13 nella sede dell’associazione, in via Luppia Alberi 1 alle 21, c’è il coro Amazing gospel choir che porterà sul palco il proprio messaggio di pace e spiritualità attraverso la musica gospel. Il 14 invece dopo l’accoglienza e la celebrazione della messa (ore 10), segue il convegno con Carmen Lasorella, giornalista e autrice di Quali sfide in un mondo globale frammentato?, Filomeno Lopes, scrittore e giornalista con “Africa protagonista: strade di pace nella coralità”, Alessandra Morelli, già funzionaria Unhcr che parla dell’arte per restare umani. Chiude padre Vitali. Nel pomeriggio, Alessandra Morelli presenta il libro Verso un’economia della cura, in dialogo con Arianna Lorenzetto.
«Il titolo scelto per questa edizione – continua il presidente di Gma – punta ai giovani. In Africa i giovani non mancano e da loro dobbiamo partire per garantire alle famiglie di vivere con dignità. Sarei contento se dopo aver partecipato a queste due giornate i luoghi comuni, i giudizi, si scardinassero. Un piccolo messaggio, ma sarebbe bello che le persone andassero a casa con questo piccolo cambiamento. E poi sarebbe importante se imparassimo a non dare un’immagine pietosa dell’Africa. L’Africa è allegra, vuole rimboccarsi le maniche, nonostante le fatiche. Dovremmo essere più accoglienti. Ecco, negli anni, l’intento dei meeting è sempre stato anche quello di mettere in piedi un’umanità nuova, più accogliente e l’invito è rivolto anche ai preti perché una parrocchia vive se diventa missionaria, se c’è impegno al di fuori. Sono sicuro che qualche seme attecchirà e crescerà poi una bella piantina».
Durante le giornate non mancano spazi per famiglie e bambini, animazione, spettacoli teatrali, mostre, mercatini equosolidali, giochi tradizionali, cerimonia del caffè e del tè e il pranzo etnico e tradizionale aperto a tutti. L’ingresso è libero e senza necessità di prenotazione.
Info: www.gmagma.org
«La tematica di quest’anno – afferma Alessandra Morelli – prosegue il cammino intrapreso l’anno scorso». Già presente anche l’anno scorso, nel suo intervento di quest’anno, punterà l’attenzione su temi come abitare la terra e non dominarla, costruire un mondo solidale ed economia della cura: «che significa – specifica – rimettere in circolo certe parole, riprendere quelle parole che costruiscono, come comunità, partecipazione. Da credente poi io riferisco tutto al Vangelo che per me è cammino di umanizzazione e di bene». Nel libro che presenta al meeting, Verso un’economia della cura. Arte per restare umani l’autrice parla proprio di questi temi sottolineando che siamo tutti interconnessi. E la cura è l’elemento essenziale, capace di avviare il cambiamento. Fondamentali sono i gesti, le parole di prossimità, di vicinanza.
«Disumano – conclude – è la rottura della relazione con il bene, allora come rimanere umani, cioè nella relazione del bene?».