Fatti
Raffaele Galano, 58 anni, morto incastrato all’Aristoncavi di Brendola. Anna Chiti, 17 anni, morta a Venezia nel suo primo giorno di lavoro, cadendo dal catamarano e rimanendo impigliata nell’elica. Marco Ceccarello, 53 anni, ha perso la vita mentre stava pulendo il camino di una casa privata a Gazzo Padovano. Emilio Gambon, 79 anni, residente ad Abano Terme, ha perso la vita in un incidente stradale: continuava a lavorare come autista part-time per la Templari, azienda padovana specializzata nella produzione e vendita di pompe di calore. Victor Durbala, 25 anni, residente a Padova, è morto schiacciato mentre manovrava una trave d’acciaio con un carro ponte. Sono lavoratori e lavoratrici che hanno perso la vita in Veneto nel solo mese di maggio. Perché si continua a morire nei luoghi di lavoro, anche e soprattutto in questi primi mesi del 2025: «Anche alla fine del primo quadrimestre del 2025 il Veneto continua a registrare un numero elevato di morti sul lavoro, in aumento rispetto al 2024 – riporta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega di Mestre – Nella nostra nuova mappatura, infatti, passa dalla zona gialla alla zona arancione, con un rischio di morte sul lavoro superiore alla media nazionale. A fine aprile si contano 27 vittime, contro le 16 dello stesso periodo del 2024; a crescere sono soprattutto le morti in occasione di lavoro. Quasi raddoppiate». A Padova la maglia nera per numero di vittime totali (sette), seguita da Venezia, Vicenza, Verona (sei), mentre Treviso e Rovigo contano una vittima. Venezia, Vicenza e Padova guidano poi la classifica delle vittime in occasione di lavoro (cinque). Seguite da Verona (quattro), da Treviso e Rovigo (una). Altri dati che rendono critica la situazione: sono 8.048 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (6.478 in occasione di lavoro) e 15.302 quelle degli uomini (13.593 in occasione di lavoro). Le denunce dei lavoratori stranieri, invece, sono 5.744, di queste 4.868 quelle dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Sono 13 i lavoratori stranieri deceduti (su un totale di 27), nove dei quali sui luoghi di lavoro.