Lo scorso 25 settembre Renzo Masolo, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra, ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sottolineando che «il numero dei neuropsichiatri infantili nel Distretto 2 Alto Vicentino è stato ridotto. Questo fatto, nella sede di Thiene, ha determinato l’impossibilità di gestire le prime visite, con ritardi nelle certificazioni scolastiche. Attualmente si rischia un’attesa fino a otto mesi. Lunghi appaiono i tempi di attesa anche per i trattamenti di logopedia e neuropsicomotricità: fino a un anno e mezzo». Nell’interrogazione, il consigliere domandava «come si intende ridurre le liste d’attesa, in particolare nella fascia 0-5 anni e nei casi di adolescenti con disturbi psicopatologici, del neuro sviluppo e disabilità, oltre a come si intende assicurare la stabilità delle equipe psico-sociali e sanitarie dei consultori familiari e dei servizi collegati, al fine di sostenere adeguatamente le famiglie, le neomamme e gli adolescenti del territorio?».
Sul tema si è espresso il dirigente dell’istituto comprensivo di Thiene Francesco Crivellaro: «Abbiamo un numero significativo di alunni che presentano difficoltà comportamentali e/o cognitive, e tali ritardi risultano estremamente penalizzanti, poiché l’assenza di risposte dalla neuropsichiatria impedisce il rilascio delle certificazioni necessarie e, di conseguenza, la nomina delle insegnanti di sostegno». I dirigenti scolastici dell’Alto Vicentino già due anni fa hanno incontrato i vertici dell’Ulss7 per richiedere interventi e sono anche ricorsi al presidente della conferenza dei sindaci. La risposta dell’Ulss7 a Masolo non si è fatta attendere. Il 3 ottobre il Ministero dell’università e della ricerca ha formalmente approvato l’ingresso dell’Ulss7 Pedemontana nella rete formativa dell’Università degli Studi di Verona per la specializzazione di neuropsichiatria infantile. Il direttore generale Carlo Bramezza spiega: «Questo implica la possibilità di poter ospitare gli specialisti in formazione al 4° anno, dunque già con una preparazione avanzata, che potranno così affiancare i nostri medici. Ciò crea le condizioni strutturali per agevolare in modo significativo il reperimento di nuovi specialisti. Il nostro obiettivo è essere attrattivi per i giovani medici in formazione, far conoscere loro l’ambiente di lavoro e il territorio e fare il possibile per trattenerli in modo stabile anche dopo il conseguimento della specializzazione».
L’azienda ha già avviato i contatti con possibili candidati e confida che i primi due specializzandi possano entrare in servizio entro il mese di dicembre, presso le sedi della neuropsichiatria infantile di Schio e Thiene, dove affiancheranno la dott.ssa Debora Tripodi, che è anche la responsabile per servizio Infanzia adolescenza famiglia, e la dott.ssa Giada Lunardi. «Prendiamo atto della risposta del direttore generale dell’Ulss 7 Bramezza alle nostre sollecitazioni – risponde Masolo – Siamo lieti di sapere che i cittadini potranno accedere a delle prestazioni che dovrebbero essere garantite perché per molto tempo così non è stato, con conseguenti disagi per i pazienti e le loro famiglie. Tuttavia, nel distretto mancano ancora assistenti sociali all’età evolutiva e altri neuropsichiatri alla neuropsichiatria infantile. Noi continueremo a vigilare affinché il diritto alla salute trovi sempre un ottimale riscontro a livello territoriale, con una riduzione anche delle liste d’attesa».