Chiesa
Nuovi spazi per le ragazze ospitate nella comunità educativa della Fondazione Opera Casa Famiglia di Padova. Istituita nel 1964 dal vescovo Girolamo Bortignon, l’Opera Casa Famiglia è una comunità educativa per ragazze adolescenti italiane e straniere in situazioni problematiche, che si propone di aiutarle ad affrontare la crisi come momento di crescita e a scegliere responsabilmente il proprio futuro. In tutto sono disponibili otto posti.
La realtà, che si trova nel territorio della parrocchia della Madonna Pellegrina a Padova, chiude un 2025 all’insegna di risultati più che soddisfacenti: da un lato il bilancio tornato in attivo dopo gli anni della pandemia; dall’altro la ristrutturazione e il miglioramento di alcuni spazi al piano terra per le attività ricreative delle ragazze ospitate.
Al posto di alcuni ambienti inutilizzati, infatti, dopo le opportune verifiche e la possibilità di sostenere la ristrutturazione, grazie al sostegno costante della Diocesi di Padova e della Caritas Antoniana che ha sposato il progetto “Spazi aperti cuori aperti”, entro fine 2025 saranno pronti alcuni spazi, dotati di servizi igienici per le attività di incontro e ricreative delle ragazze già ospitate al piano di sopra dell’Opera Casa Famiglia.
È l’ultimo tassello di un anno di attività e di impegno che ha visto:
– l’entrata a regime del Centro diurno per adolescenti Oikos, al piano terra della struttura, in collaborazione con la cooperativa La Bottega dei Ragazzi;
– numerose iniziative per far conoscere la realtà dell’Opera Casa Famiglia e raccogliere fondi a sostegno;
– intensificarsi il collegamento con l’associazione Elisabetta d’Ungheria e con i volontari;
– l’avvio di nuovi progetti con diversi partner tra cui il CSV – Centro servizi del volontariato di Padova e Rovigo, con cui si è predisposto, tra gli altri, un progetto di crowdfunding dal titolo “Un’estate di crescita per Opera Casa Famiglia”, indirizzato a raccogliere duemila euro per finanziare le attività estive di crescita e qualificazione del tempo libero delle ragazze ospiti dell’Opera Casa Famiglia (grest, campi estivi, attività sportive, corsi), e l’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico 2026/2027;
– gli accordi con Banco alimentare e Banco farmaceutico per la fornitura di derrate e di farmaci a scadenza periodica.
Accanto a queste non vanno dimenticati: l’interazione sempre più forte con le parrocchie limitrofe (in particolare Cristo Re e Madonna Pellegrina); la rivisitazione del sito internet; il coinvolgimento di nuovi benefattori; la preziosa disponibilità dei volontari; la presentazione pubblica del bilancio 2024 dell’Opera Casa Famiglia, che quest’anno chiude con un attivo di € 16.457,86 (lo scorso anno c’era un passivo di oltre 18 mila euro).
Un risultato quest’ultimo importante per una realtà che si regge quasi esclusivamente sulle rette per l’accoglienza delle ragazze (massimo otto), sostenute dai comuni di provenienza, su alcune donazioni e sul contributo straordinario della Diocesi di Padova, grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.
«Un risultato soddisfacente e gratificante – sottolineail presidente Stefano Tinazzo – considerando che la filosofia dell’Opera Casa Famiglia è sempre stata quella di tenere un’elevata qualità dei servizi e un’elevata professionalità degli operatori dipendenti, elementi fondamentali per il benessere delle ragazze e per il contesto della comunità, ma che necessariamente comportano dei costi di gestione importanti».
Il bilancio sociale 2024 oltre a riportare lo stato patrimoniale, il rendiconto economico di gestione (entrate per un totale di € 359.312,27 e uscite per € 342.854,41), racconta di un impegno a migliorare sempre più il servizio, rendendo Opera Casa Famiglia non solo una comunità di sostegno ad adolescenti in difficoltà, ma una famiglia in un territorio con una rete di relazioni, di collaborazioni e di opportunità.
Il Bilancio è anche l’occasione per guardare al futuro e darsi obiettivi.
«Per il futuro l’impegno – riprende il presidente Tinazzo – è verso un potenziamento del rapporto con il territorio circostante e un consolidamento delle collaborazioni. C’è poi l’obiettivo di arrivare a una piena sostenibilità anche per il Centro educativo diurno avviato quest’anno. Il nostro desiderio è che la struttura diventi sempre più la “casa degli adolescenti”, con al primo piano la comunità delle ragazze e al piano terra il Centro educativo diurno per adolescenti. Realtà separate che non interferiscono, ma legate dallo stesso filo conduttore: l’ascolto degli adolescenti e il cercare di offrire dei servizi di attenzione alla persona. Inoltre ci ripromettiamo di lavorare maggiormente, in modo organizzato, sul crowdfunding, anche per coinvolgere gli amici donatori in una corresponsabilità che diventa comunitaria».
Opera Casa Famiglia si trova in via Tre Garofani a Padova, nel contesto della parrocchia Madonna Pellegrina. Può ospitare un massimo di 8 ragazze minorenni, che vengono seguite sulle 24 ore grazie a sette operatori professionisti dipendenti. Una ventina i volontari che si occupano di piccole manutenzioni o di attività di animazione con le ragazze.
È accreditata come Comunità educativa dalla Regione Veneto, è inserita nell’albo degli Enti qualificati del Comune di Padova, fa parte del Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza (Cnca).
Il consiglio di amministrazione di Opera Casa Famiglia è nominato ogni tre anni dal vescovo di Padova. Attualmente è presieduto da Stefano Tinazzo. Assistente spirituale è don Luca Facco, vicario episcopale per il territorio della Diocesi di Padova.
Il Centro educativo diurno Oikos – realizzato in collaborazione con la Bottega dei ragazzi – mira a promuovere il benessere degli adolescenti (13-17 anni) sostenendoli sia sul piano della costruzione di relazioni positive che su quello del benessere personale. Oikos aperto tutti i pomeriggi e qui i giovanissimi possono trovare un aiuto per i compiti, attività di laboratorio, sport e tre animatori adeguatamente formati.
Info e aggiornamenti su: https://www.operacasafamiglia.it/