ChiesaOttobre missionario Sono i discepoli di Emmaus il riferimento del mese: dal loro incontro con Gesù “partono” per il mondo. E si fanno uno stimolo per noi oggi
“Cuori ardenti, piedi in cammino” – slogan che, in vista della 97a Giornata missionaria mondiale, accompagna tutto l’Ottobre missionario – attinge alla vicenda dei discepoli di Emmaus, raccontata nel Vangelo di Luca, quando nell’incontro con Cristo risorto si trasformano in attivi missionari. «Un’immagine molto evocativa – spiega don Raffaele Coccato, direttore del Centro missionario diocesano – I discepoli smarriti, stupiti, incerti ci possono aprire a diversi e ampi canali di lettura: ritroviamo, ad esempio, lo smarrimento che proviamo anche noi come Chiesa quando ci chiediamo da che parte andiamo, cosa faremo nel futuro. I due discepoli ci insegnano una via: non stanno fuggendo, ma stanno proprio cercando di tornare sui loro passi per capire loro stessi e nello stesso tempo non sono chiusi all’incontro, sono in cammino con i loro pensieri e il loro smarrimento, ma accettano un dialogo, con sorpresa, con uno sconosciuto che poi si rivelerà essere il Signore. Gli occhi si apriranno nel gesto eucaristico del pane spezzato. Bellissima la grandezza e la profondità di un gesto così semplice. Gesù poi sparisce, non ha bisogno di restare, di essere lui il protagonista, ma fa diventare i discepoli i protagonisti del ritorno a Gerusalemme per poi riprendere il cammino con nuova forza e nuove prospettive». I discepoli di Emmaus sono oggi prima di tutto i tanti missionari, ma anche i giovani che partono con il percorso “Viaggiare per condividere” come pure gli adulti che fanno esperienza in vari luoghi di missione con varie iniziative di volontariato: incontrano Gesù Cristo risorto nelle culture e nelle comunità, nei luoghi in cui vanno ponendosi in ascolto. «Questo incontro fa ardere il cuore, fa scoprire un pensiero diverso, fa aprire gli occhi e quasi naturalmente nasce il desiderio di mettersi in cammino, continuare questa esperienza con rinnovato impegno nel proprio ambiente, anche con scelte di vita importanti per collaborazioni più lunghe o cammini vocazionali. È un incontro che diventa, poi, “piedi in cammino”: si sviluppa nelle nostre comunità parrocchiali perché chi torna ha la preziosa capacità di contaminare, suscitare nuove curiosità». Nel suo messaggio per la Giornata mondiale il papa fa tre sottolineature: richiama prima di tutto il valore della Parola di Dio per la vita dei battezzati, poi evidenzia il valore dell’eucarestia e infine ricorda l’importanza del mantenere viva la missione con l’impegno di ciascuno e con la preghiera per le vocazioni missionarie. «La grande ricchezza della nostra Diocesi – afferma don Coccato – come ci insegna l’esperienza di santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, è che anche senza essere missionari in prima linea o viaggiare nel mondo si può sentire forte il respiro della missione: l’eco dell’esperienza degli altri si riverbera e si innesta. Ci sono molte persone che hanno amato, sofferto, donato senza essersi mosse da casa». Santa Teresa era un cuore ardente nella preghiera, nell’amore, nell’affetto: nella sua cella di clausura riusciva a fare missione tenendo aperti i canali di comunicazione e di attenzione. «L’augurio per questo Ottobre missionario – conclude il direttore del Cmd – è lasciarci stimolare dallo slogan che lo accompagna per sentire che anche il nostro cammino sinodale avrà una ricaduta se riusciamo a scaldare i cuori nell’ascolto reciproco per poi farlo diventare un cammino nuovo per la nostra Chiesa».
L’Ottobre missionario trova il suo apice nella celebrazione della Giornata missionaria mondiale, quest’anno domenica 22 ottobre, in cui ogni comunità cristiana si unisce spiritualmente a tutti i missionari inviati nel mondo e, attraverso la colletta a favore delle Pontificie Opere Missionarie, contribuisce al sostegno nei confronti loro e delle comunità più povere.
Nel sito del Centro missionario diocesano c’è una pagina dedicata all’Ottobre missionario. Si possono trovare spunti di riflessione sul tema – “Cuori ardenti, piedi in cammino”, che è il titolo del messaggio del papa per la Giornata mondiale – e strumenti di animazione e preghiera.
