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Padova. In arrivo una passerella in riviera in sostituzione momentanea del ponte Paleocapa
Padova, in sostituzione momentanea del ponte Paleocapa
FattiPadova, in sostituzione momentanea del ponte Paleocapa
A Padova, sono iniziati i lavori per la posa di una passerella sostitutiva, che garantirà il passaggio ciclo-pedonale durante il periodo di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte Paleocapa, attualmente chiuso. La passerella, noleggiata appositamente con un investimento di 145 mila euro e con una durata stimata di 18 mesi, sarà installata con il supporto del Genio militare e collegherà via Sant’Ambrogio Magno e la stessa riviera Paleocapa. Con una lunghezza di 36,5 metri e una larghezza di 3,5, sarà percorribile da pedoni e ciclisti. Questa soluzione temporanea risponde alle richieste dei cittadini e dei commercianti della zona, che hanno espresso la necessità di mantenere un collegamento transitabile tra le due sponde. Andrea Micalizzi, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, ha commentato: «Abbiamo ascoltato i cittadini e gli esercenti che chiedevano di mantenere il transito pedonale e ciclabile in un punto importante e caratteristico di Padova e così verrà fatto. Siamo consapevoli che questo è un periodo di grandi lavori a Padova e che essi siano ingombranti, rumorosi e che provochino anche disagi, ma siamo determinati, come dimostriamo con l’installazione di questa passerella, a ridurre il più possibile quest’ultimi». Entro marzo 2025, termine previsto per i lavori sul ponte Paleocapa, la passerella verrà regolarmente rimossa. Quanto allo storico ponte del 1880, l’investimento per il rifacimento e per l’adeguamento sismico è di un milione e 800 mila euro e il restauro se l’è giudicato la società La Porta Industires di Aragona (Agrigento). Così come stabilito dalla Soprintendenza, il ponte dovrà essere smontato pezzo per pezzo, ristrutturato e rimontato, con un’attenzione maniacale al punto che la Soprintendenza ha chiesto che vengano rimessi gli stessi bulloni e che l’assemblaggio delle varie parti venga fatto con chiodature a caldo come in uso all’epoca e non con le più moderne saldature.