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Padova. Mamme straniere e indipendenti: una rete le aiuta
Padova. Il percorso “Prossimi passi” ha interessato 21 nuclei monoparentali e ha sopperito all’assenza di legami parentali nel territorio
FattiPadova. Il percorso “Prossimi passi” ha interessato 21 nuclei monoparentali e ha sopperito all’assenza di legami parentali nel territorio
Donne, migranti, sole, con figli a carico: una vita difficile. A queste donne si è rivolto il progetto “Prossimi passi – Percorsi di autonomia sociale e di sostegno all’Integrazione”, che si sviluppa nel filone del Fami (Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020) e che in due anni ha interessato 21 nuclei monoparentali a Padova, per un totale di oltre 50 persone seguite, tra adulti e bambini. Di queste 21 famiglie, il 60 per cento ha raggiunto il risultato dell’autonomia, per le altre si sono rilevate criticità e ostacoli attribuibili sia al contesto che alle loro specificità. Un successo, perché donne sole, con figli, provenienti da altre culture, rappresentano un target molto più complesso di altri, per la mancanza di servizi specialistici e dedicati ma anche per la mancanza di una rete familiare e sociale che possa dare a queste donne un sostegno. In Italia, lo suggerisce la nostra storia, il sistema di welfare si fonda infatti su genitori e nonni, sulle relazioni sociali di prossimità e sulla rete solidaristica e sussidiaria del volontariato; chi ne è privo fatica a emanciparsi e a raggiungere la propria autonomia. I risultati di due anni di lavoro sono stati presentati in un convegno organizzato al centro parrocchiale di Sant’Antonino all’Arcella, lo scorso giovedì 27 ottobre, e nel contempo si è avviato un tavolo di confronto tra soggetti del privato sociale e rappresentanti delle istituzioni pubbliche per dare sostenibilità ad azioni future. Per raggiungere gli obiettivi, infatti, è necessario un coordinamento strutturato tra soggetti pubblici e privati per dar corpo ai servizi necessari. “Prossimi Passi” , infatti, ha dato buoni risultati per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, ma ha evidenziato quanto sia critica la questione della casa. L’assessora comunale Francesca Benciolini, che ha la delega alle politiche abitative, presente al convegno, ha manifestato la disponibilità dell’amministrazione comunale ad avviare un dialogo con la cooperazione sociale per affrontare il tema a livello strutturale e sistemico. Il lavoro sul territorio è stato coordinato da Consorzio Veneto e hanno partecipato le cooperative sociali Il Sestante, Gea, Gruppo R, Fai Padova, Equality e l’associazione Migranti.(D. G.)