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Padre Pavlo (parroco di Mariupol), “gente messa sugli autobus e portata via con la forza in Russia”
Il massacro di Mariupol ha il volto dell’esodo forzato. Padre Pavlo Tomaszewski, parroco della parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa a Mariupol, conferma al Sir l’ennesimo orrore che si sta consumando nella città martire dell’Ucraina. “Alcuni parrocchiani mi hanno detto che i loro parenti sono stati messi dai ceceni in autobus e portati in Russia. È quasi impossibile comunicare con le persone che sono cadute in questi canali. A volte alcuni riescono a mettersi in contatto, ma è molto raro”. La vice prima ministra ucraina, Iryna Vereshchuk, ha affermato che 2.800 persone hanno lasciato la città assediata di Mariupol utilizzando mezzi di trasporto privati. Ma è proprio questo il problema: “le colonne delle macchine sono a volte bersaglio di spari”, dice il parroco. “Questa è la guerra, sparano ovunque, si può sempre finire sotto il fuoco”.