Mosaico | Itinerari
Pellestrina è la più meridionale delle isole che separano la Laguna veneta dal mare Adriatico; la sua conformazione è simile a quella del lido, infatti da nord a sud misura circa 11 chilometri, mentre ha una larghezza di qualche centinaio di metri. Nell’isola ci sono alcuni centri abitati: i principali sono Pellestrina e San Pietro in Volta.
Il nome dell’isola sembra derivare dal nome di Filisto, generale e storico originario di Siracusa, ma esiliato nella zona di Adria, dove fece scavare dei canali che mettevano in comunicazione l’Adige con la Laguna veneta. Pellestrina fu abitata stabilmente a seguito delle invasioni barbariche, che spinsero la popolazione a rifugiarsi nelle isole; dopo essere stata per molti anni solo “terra” di pescatori, dall’inizio del Cinquecento vi si stabilirono anche i padovani fuggiti da Monselice.
Il modo più semplice di raggiungere l’isola è con la linea 11 del vaporetto in partenza da Chioggia; all’andata si scende alla fermata Ca’ Roman, mentre al ritorno ci si imbarca su quella di Pellestrina. Il consiglio è quello di percorrere l’itinerario da sud a nord e rientrare poi fino all’imbarco con il pullman di linea; per gli amanti della bicicletta, si può attraversare l’isola su due ruote, percorrendo il medesimo itinerario sia all’andata che al ritorno (sul vaporetto, inoltre, è consentito trasportare le biciclette).
L’itinerario è praticamente tutto pianeggiante e non presenta alcuna difficoltà, rendendolo adatto a tutti, compresi passeggini e carrozzine (a eccezione della spiaggia, se non equipaggiati con apposite ruote). Questo itinerario, se svolto nel giusto orario, permette di vedere uno dei tramonti più belli del Veneto; non ci si deve far mancare una sosta in una delle trattorie del luogo, per gustare i piatti tipici della laguna.
L’itinerario
Dopo essersi imbarcati a Chioggia, si scende dal vaporetto alla prima fermata disponibile, che si raggiungerà in una decina di minuti: Ca’ Roman. Prima di iniziare l’escursione vera e propria, il consiglio è quello di concedersi almeno una mezz’oretta per visitare l’oasi naturalistica di Ca’ Roman, dal 2012 Riserva regionale di interesse locale, gestita dal Comune di Venezia e dalla Lipu (la Lega italiana protezione uccelli). Al suo interno si riproducono il fratino e il fraticello; sono inoltre presenti circa altre 170 specie di volatili (alcune delle quali molto rare). All’interno della pineta sono presenti anche un forte e una torre della seconda guerra mondiale (la zona faceva parte anche delle fortificazioni della Repubblica di Venezia contro i turchi) e le dune in direzione dell’Adriatico, con la loro vegetazione retrodunale, rendono quest’area una delle spiagge più selvagge della zona.
Una volta terminata la visita all’oasi naturalistica, inizia l’escursione, con direzione Pellestrina, seguendo i Murazzi, una lunga muraglia, costruita sul progetto del 1744 di Vincenzo Maria Coronelli, che ha come obiettivo quello di impedire alla furia del mare di danneggiare le rive dell’isola, in particolare le spiagge, che altrimenti sarebbero soggette a una forte erosione, a causa delle onde.
Giunti a Pellestrina (e superata la fermata degli autobus e quella del vaporetto che si prenderà al ritorno), in breve tempo si entra nel piccolo centro, caratterizzato da calli, corti, pescherecci dai nomi sorprendenti e case dai mille colori. Si prosegue costeggiando questa volta la laguna (ma si potrebbe anche decidere di camminare sulla spiaggia, nel lato opposto dell’isola), fino a giungere al santuario della Madonna dell’Apparizione, di metà Settecento e dalla caratteristica forma ottagonale.
Si giunge ora in località San Pietro in Volta, da cui nelle giornate più limpide si possono ammirare i colli Euganei e le Dolomiti; qui si trova la chiesa più antica dell’isola, quella di San Pietro, il cui coro è formato in parte dai resti di un’antica galea veneziana. Segue un tratto sterrato, circondati dal verde, che ci conduce fino a Santa Maria del Mare, nell’estremità nord dell’isola, dove si trova il forte di San Pietro, che oggi ospita una casa di riposo. Da qui si può prendere il pullman (verificare gli orari e le coincidenze per il rientro sulla terraferma, se si dispone di meno tempo, sono presenti altre fermate intermedie lungo il percorso descritto), fino al capolinea, da cui si riprenderà il vaporetto per tornare a Chioggia.