Mosaico | Sagre e FestePilastro d'Este si ritrova dall'8 al 13 settembre per una festa di comunità che unisce alla devozione mariana la voglia di incontrarsi e trascorrere ancora qualche momento di allegria, anche se il pensiero si proietta ormai verso la normale ripresa delle attività e del lavoro.
Prende avvio con il programma religioso la festa patronale del quartiere Pilastro di Este, con inizio dalla serata di martedì 8 settembre, alle ore 21, con la recita del rosario in chiesaStessa proposta per la serata di mercoledì 9, mentre il giorno seguente, giovedì 10, vi sarà una riflessione spirituale sul tema “La fede di Maria nel vangelo”. L’incontro sarà tenuto da don Sergio Turato, arciprete della parrocchia di Mestrino.
Da venerdì 11 si entra nel vivo del programma ricreativo, con l’inizio della sagra e l’apertura dello stand gastronomico, allestito nei pressi della canonica, con cucina in attività dalle 19 e ogni sera intrattenimento musicale e danzante dalle 21. «Forse dobbiamo riscoprire la sagra come un’occasione di incontro, che spesso oggi manca nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità – fa notare don Roberto Pressato, parroco in solido di Pilastro, in unità pastorale con il duomo di Santa Tecla – Questo vuol dire anche collaborazione fattiva che si rende necessaria per l’allestimento della festa. Ma attenzione: non dimentichiamo l’aspetto religioso e che l’evento ricreativo serve per creare unione e amicizia».
Domenica 13 la giornata è dedicata al ricordo della patrona, la Vergine AddolorataAlle 10.30 messa solenne seguita dalla processione che attraversa le vie del quartiere, con la statua di Maria. Il corteo attraversa via Pilastro, per continuare su via Grandi, via Verona e percorrere un tratto di via Augustea sino a piazzale Ca’ Pesaro per poi fare rientro nella chiesa parrocchiale. Alle 12.30 pranzo comunitario nello stand gastronomico per creare un momento di allegria e intrattenimento in amicizia. Il menù speciale comprende anche il risotto preparato dai cuochi veronesi provenienti da Isola della Scala. Gli stessi chef propongono ogni sera la prelibata pietanza, con guarnizione speciale con formaggi tipici dell’area veronese (prenotazione obbligatoria entro giovedì 10 settembre allo 0429-3115). «Un grazie sentito va a coloro che danno il proprio tempo e la loro disponibilità per lo svolgimento di tutte le attività della sagra – prosegue don Roberto – in particolare a coloro che si prodigano nello stand gastronomico. È un’occasione per stare insieme e ritrovarsi, anche se dobbiamo notare che ogni anno o quasi sembrano aumentare le norme burocratiche e le richieste dei diversi enti per dare il permesso di svolgimento». Nella sala parrocchiale adiacente alla chiesa, viene allestita la mostra fotografica “Momenti privati in luogo pubblico” a cura del Fotoclub Este e mostra di pittura dell’artista locale Eros.
La chiesa del Pilastro è intitolata alla Beata Vergine AddolorataUna lunga storia collega il primo prodigio ricordato, e cioè il ritrovamento di una immagine mariana, nel lontano giugno del 1491, con rappresentata la Madonna che regge in braccio il bambino Gesù. Da qui la popolazione del luogo, in particolare della contrada della Torre, così chiamata dalla presenza di una antica fortificazione voluta dagli Estensi, chiede alla magnifica comunità di Este la costruzione di un luogo sacro in cui conservare l’immagine. Già l’anno seguente si ha notizia di un edificio in legno, realizzato per conservare il “pilastro”, ossia il palo dove era stata posta l’immagine, mentre dopo tre anni giunge l’autorizzazione a realizzare una chiesa in muratura. Dal 1514 sono presenti i religiosi dell’ordine fiorentino dei Servi di Maria, che rimangono per oltre un secolo, introducendo la devozione alla beata Vergine addolorata. Affidata in seguito la chiesa ai residenti nella zona della torre in via Riva di fiume, dal 1682 si ha notizia di un altare dedicato alla beata Vergine dei sette dolori. La parrocchiale è stata consacrata invece nel 1784. Costituita solo da alcuni decenni, la comunità di Pilastro è inserita da alcuni anni all’interno dell’unità pastorale che riunisce il duomo di Este con questa parrocchia e quella di Rivadolmo.
