Mosaico
Quest’anno per la 12a edizione di “Presepiando” – le iniziative organizzate dall’Associazione Gattamelata per trasmettere lo spirito natalizio attraverso la tradizione dei presepi e delle luminarie ma soprattutto attraverso la solidarietà – sono gli artisti a cimentarsi con il tema della Natività. Saranno loro a raccontare la magia del miracolo che si ripete ogni anno, secondo stili, materiali, tecniche diverse e particolari. Tredici le opere, tra dipinti e sculture, esposte nei negozi di via del Santo e di piazza del Santo a formare una collezione variegata. A realizzarle alcuni artisti provenienti da tutto il Veneto: Lucia Maragno, Romina Cesaro, Carlo Mazzetto, Cristina Marafioti, Caterina Vinante, Susanna Crivellari, Stefania Finetti.
«Ci è sembrato davvero un bel segno invitare quest’anno gli artisti a noi vicini a raccontare secondo la loro visione il tema della Natività – afferma Bruna Gallo, presidente dell’Associazione Gattamelata – La nostra proposta è stata da subito accolta con entusiasmo e i nostri artisti si sono messi immediatamente al lavoro per realizzare questi particolari presepi a dimostrazione che la storia della nascita di Gesù può essere raccontata in modi diversi, secondo linguaggi moderni e attuali mantenendo comunque intatta la sua sacralità e la sua magia. Siamo inoltre felici che anche quest’anno i ragazzi del Villaggio sant’Antonio siano accanto a noi con una loro opera collettiva».
Accanto a questi presepi anche un originale “presepe sostenibile” realizzato dai ragazzi del Villaggio sant’Antonio di Noventa Padovana con materiali di riciclo, mentre nella casetta di legno rossa e verde è allestito il grande presepe tradizionale con le storiche statue di gesso gentilmente concesse dai frati della basilica del Santo e composto dal maestro presepista Nicolò Celegato, presidente dell’associazione Cammino ad Oriente che cura anche l’allestimento di un presepe all’interno della Basilica. Accanto alla casetta di legno rossa e verde è tornato anche l’abete bianco addobbato e luminoso donato dalla Valle di Primiero, in Trentino. Un albero “inclusivo”, addobbato da ben cento “rose di Natale” realizzate dagli ospiti e dai volontari del Villaggio sant’Antonio.