Fatti
Rete Nuovi stili di vita. Buone pratiche tutti i giorni, per noi e per il nostro pianeta
Quella di Padova ha appena costruito un percorso giubilare dei nuovi stili di vita nella parrocchia di San Bellino all’Arcella
FattiQuella di Padova ha appena costruito un percorso giubilare dei nuovi stili di vita nella parrocchia di San Bellino all’Arcella
Camminare dà buoni frutti e ne è una prova la nascita della Rete Nuovi stili di vita. Era il 2006 quando si cominciò a “studiare” varie Diocesi che si erano attivate nel campo dei nuovi stili di vita, per raccogliere idee e spunti per l’elaborazione della Pastorale dei nuovi stili di vita nella Diocesi di Padova. La proposta di fare rete incontrò piena adesione e all’inizio del 2007 a Verona si incontrarono sei Diocesi (Padova, Venezia, Verona, Trento, Bolzano-Bressanone, Brescia) e venne fondata la Rete interdiocesana dei Nuovi stili di vita. Un percorso che ha ripreso vigore con la Laudato si’ di papa Francesco. «I nuovi stili di vita sono delle modalità concrete per una conversione, un cambiamento di mentalità compiuto nella vita quotidiana di ciascuno che va a toccare i nostri rapporti con le cose, con le persone, con la natura, con la mondialità intesa come tutto ciò che è diverso da noi, e per ultimo il rapporto con Dio» racconta Paolo Sacco, membro attivo della Rete Nuovi stili di vita di Padova che ha appena costruito un percorso giubilare dei nuovi stili di vita, installato presso la parrocchia di San Bellino nel quartiere Arcella, con la collaborazione della parrocchia stessa, un percorso che sarà visitabile fino alla fine del Giubileo 2025. «Il percorso che abbiamo installato si articola in cinque pannelli più uno introduttivo e mostrano cosa sono questi nuovi rapporti e come li possiamo attuare, cosa facciamo abitualmente e il cambiamento che siamo invitati a compiere per far vivere meglio i nostri simili e anche il pianeta. Cambiamenti che fanno bene a noi e al pianeta come ad esempio, non riempirci di cose inutili e non sfruttare la natura solo per il nostro profitto» spiega Paolo Sacco.
I pannelli ben illustrano la necessità del cambiamento e a partire dalla considerazione che «i nuovi stili di vita sono la concretezza del cambiamento che si realizza nella vita quotidiana, mediante le buone pratiche possibili a tutti», chiedono, come recitano i titoli, di “Prendersi cura della sorella e madre Terra: la nostra casa comune”, della necessità di un “Nuovo rapporto con Dio Padre e Madre”, di un “Nuovo rapporto con le persone”, un “Nuovo rapporto con le cose” perché sono utili ma non essenziali per il vivere. Il “Nuovo rapporto con il mondo” è un manifesto tanto più importante in questo difficile momento in cui la vita stessa sembra avere poco valore perché chiede di «costruire la pace nel mondo con percorsi concreti», di «condonare i debiti dei Paesi che sono stati impoveriti dall’avidità dei Paesi più ricchi», di «rimuovere il debito ecologico tra il Nord e il Sud del mondo», di «realizzare un fondo mondiale per eliminare fame e miseria prendendo i soldi dalle spese per le armi». Un messaggio forte quello proposto dal percorso giubilare che ha l’obiettivo di stimolare la riflessione e la coscienza di ciascuno. Il prossimo appuntamento proposto dalla Rete padovana è alla festa patronale di San Bellino, a settembre, durante il mese del Creato che inizia con la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, e termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi.