Nei 50 metri stile libero categoria S1 il giovane nuotatore, tesserato dell'Aspea Padova, riesce a conquistare la sua seconda medaglia a Rio. La gioia di papà Mauro che in fretta è partito per Rio per stare accanto al suo campione che è diventato, come tutti gli altri atleti paralimpici, il campione di tutti.
Un messaggio illumina lo schermo nella notte, quando a Rio de Janeiro è sera e in Italia è notte fonda. Una foto di Francesco con la seconda medaglia al collo e il messaggio di papà Mauro che scrive: «Eccolo fresco d’argento…Scusami… Non ho pensato al fuso».
Ma gli si perdona tutto perché alle Paralimpiadi di Rio Francesco Bettella ce l’ha fatta ancora nei 50 metri stile libero categoria S1 (il livello più alto di disabilità) ed è ancora campione olimpico. L’ingegnere fresco di laurea conseguita appena lo scorso maggio all’università di Padova con una tesi sulla prestazione delle carrozzine per il rugby, è riuscito a mantenere fede alle promesse che aveva fatto a se stesso e a tutti coloro che tifano per lui, salendo per ben due volte sul secondo gradino del podio, la prima volta il 9 settembre nei 100 dorso.
Ieri sera tra gli spalti dell’Acquatic centre, partito in fretta da Chiesanuova a Padova c’era anche il papà Mauro che con questo figlio speciale, determinato, coraggioso oltre il limite, condivide ogni giorno traguardi, successi, battaglie. E la gioia la spedisce, riuscendoci, via whatsapp facendo sentire tutti un po’ a Rio a festeggiare con lui il suo campione, nell’attesa di farlo insieme quando Francesco da vincitore tornerà a casa.
