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Ripartire dal territorio. Che ogni cittadino prenda parte alla vita della Repubblica
Non possiamo stare in panchina. Una democrazia di soli allenatori e guardalinee non funziona
Non possiamo stare in panchina. Una democrazia di soli allenatori e guardalinee non funziona
«Si pensa sempre che a risolvere la situazione debbano essere gli altri, che a noi dalla panchina spetti dare il nostro suggerimento, la nostra valutazione. Siamo tutti grandi allenatori ma poi rigoristi non ce ne sono». Valentina Curione, delegata di Caltanissetta alla 50a edizione delle Settimane Sociali e parte del progetto Policoro (progettopolicoro.it), riesce con una metafora a riassumere bene le sfide che attendono i cattolici italiani dopo la Settimana sociale di Trieste. «Si tratta di ripartire sul territorio da ciò che c’è. Non siamo all’anno zero. Aprendosi alle istituzioni, scuole, università, enti locali, senza limitarci alla discussione fra di noi» esortava don Bruno Bignami introducendo le prime sette indicazioni che anticipano le linee guida post Settimane sociali su cui si articoleranno le iniziative sui territori dei mesi e degli anni a venire. Un vero e proprio impegno organizzativo che però non deve perdere di vista l’obiettivo o, per stare nella metafora, la porta in cui segnare. Bisogna però che ciascuno faccia la propria parte e sia formato e accompagnato a farlo, assumendosi una responsabilità onerosa ma necessaria. «Occorre attenzione per evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare – esortava i delegati riuniti a Trieste, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino si trovi nelle condizioni di potere, appieno, prender parte alla vita della Repubblica. I diritti si inverano attraverso l’esercizio democratico. Se questo si attenua, si riduce la garanzia della loro effettiva vigenza». Una democrazia di soli allenatori e di guardalinee, insomma, pur con tutte le buone intenzioni, semplicemente non funziona. «Democrazie imperfette vulnerano le libertà» continuava il presidente Mattarella (il discorso integrale è su settimane sociali.it). Anche per questo c’è curiosità intorno al lavoro delle Settimane sociali e a quell’inizio di un percorso, anticipato dal segretario Sebastiano Nerozzi. Una curiosità che porta a prepararsi, ad arrivare allenati sul campo di gioco.