Chiesa | DiocesiGiubileo degli adolescenti Fervono i preparativi per l’appuntamento del 25-27 aprile a cui parteciperà anche il vescovo Claudio. Intanto i gruppi di Valsanzibio, Bagnoli di Sopra, Este, Ospedaletto e Noventa Padovana si raccontano
Mancano pochi giorni e l’attesa si fa febbrile. I gruppi di adolescenti delle parrocchie della Diocesi di Padova stanno ultimando gli zaini e mettendo a fuoco pensieri, aspettative, emozioni. Il Giubileo è vicino. Dal 25 al 27 aprile saranno a Roma, tra pullman e treni, per vivere un’esperienza unica. Dalla Bassa Padovana alle Terme, dal Conselvano alla città, ogni realtà ha percorso il proprio cammino di avvicinamento. A Valsanzibio, i venti adolescenti che partiranno per il Giubileo sono «un gruppo bello, unito, storico – racconta Valentina Tosato – Si conoscono dall’asilo e hanno vissuto tutto il percorso di catechesi insieme». Quest’anno, niente cammino strutturato, ma una scelta educativa chiara: accompagnare i ragazzi verso il servizio, «affiancandoli ai gruppi del Tempo della Fraternità». La preparazione al Giubileo ha seguito le tappe diocesane: «Abbiamo spiegato cos’è il pellegrinaggio e il tema della riconciliazione. Siamo anche andati all’Opsa come suggerito ed è stata una bella esperienza». Niente torte o fiori per autofinanziare il viaggio: «I ragazzi hanno mille impegni. Per fortuna ci sostiene il circolo Noi: ci aiuta economicamente e crede in loro». Valentina conclude con fiducia: «Non so che aspettative abbiano, ma credo si porteranno dentro questa esperienza, anche se i frutti li vedremo più avanti». Anche a Bagnoli di Sopra si respira entusiasmo. «I ragazzi sono super eccitati – spiega Denise Negrisolo – e si interrogano su tutto: dove dormiremo, cosa faremo, come torneremo a casa». Il gruppo è storico, anche se ha vissuto un momento di flessione durante il Covid. «Quest’anno abbiamo lavorato molto sulla speranza. Il parroco è con noi come educatore, e abbiamo seguito le proposte della Pastorale dei giovani». L’autofinanziamento è stato serio e fantasioso: «Mercatini con oggetti e dolci fatti da loro, e una cena tirolese. Così abbiamo ridotto di un terzo la spesa». Il gruppo ha cambiato passo anche nella partecipazione alla vita di fede: «Prima era difficile vedere i ragazzi alle celebrazioni, ora preparano perfino recita del rosario e adorazione. Speriamo che con l’esempio di Carlo Acutis si sentano ancora più coinvolti». Sono 72 gli adolescenti provenienti dalle parrocchie di Este – Santa Tecla e Santa Maria delle Grazie – e Ospedaletto. «I gruppi giovanissimi – racconta Linda Moro – nascono ogni anno dopo la conclusione, in terza media, del cammino dell’Acr. Quest’anno abbiamo lavorato sul tema “Prendi il largo”, poi ci siamo concentrati sul Giubileo». Gli incontri si sono moltiplicati, ognuno con il suo tema. L’obiettivo condiviso? «Fare gruppo, vivere qualcosa di nuovo, parlare di Dio in modo diverso». A Noventa Padovana, i 25 ragazzi del gruppo “issimi” hanno dato forma a un percorso compatto: «Abbiamo affrontato il “tema” dei peccati capitali e delle virtù, fino ad arrivare alla parola “speranza”». Gli animatori – Guido, Ilaria e Sara – hanno organizzato un pellegrinaggio all’Opsa e lavorano «per far sì che i ragazzi portino a casa la voglia di vivere la luce che Dio sa donare». Anche qui, l’autofinanziamento è stato pensato e voluto dai ragazzi stessi, che «hanno voluto partecipare attivamente anche con le mani in pasta». A pochi giorni dalla partenza, la tensione cresce, ma anche il senso di comunità. A Valsanzibio, dopo aver vissuto una tappa con i coetanei di Albignasego, si respira già «la bellezza dell’incontro con altre realtà». A Bagnoli, i ragazzi, anche quelli non coinvolti direttamente nel coro parrocchiale, «comunque verranno alla Veglia pasquale per farsi gli auguri». A Este-Ospedaletto, i genitori hanno già partecipato a più incontri informativi. E a Noventa c’è attesa anche per l’incontro online diocesano, il 23 aprile alle 20.30: un’occasione per scoprire che «la nostra parrocchia è una tra le tante, tutte in viaggio verso qualcosa di più grande»
Novena a san Carlo Acutis: è questo il titolo di un libricino di preghiere al giovane testimone che ha vissuto una vita singolare, breve e intensa, con il cuore rivolto a Gesù eucaristia (Edizioni Messaggero Padova). A scriverlo è fra Giancarlo Paris, minore conventuale, già autore di una biografia del beato che sarà canonizzato il 27 aprile in occasione del Giubileo degli adolescenti. Un testo per accompagnare a conoscerlo meglio, imitarlo e pregarlo. Morto a soli 15 anni per una leucemia, Carlo Acutis era un adolescente che coltivava l’amore per Gesù attraverso l’eucaristia che chiamava «la mia autostrada verso il cielo», la Vergine Maria e alcune figure di santi, primo fra tutti san Francesco d’Assisi e di rimando sant’Antonio di Padova.
