Mosaico | Sagre e FesteTra parrocchia e quartiere uno scambio fruttuoso che la sagra facilità e rafforza. Sono i giorni in cui tornano le famiglie originarie e si mettono “i ferri in acqua” per il nuovo anno pastorale, l'appuntamento è per i primi due fine settimana di settembre.
Una comunità che incontra il quartiere, i vecchi amici e tutti gli operatori pastorali. È questo lo spirito con cui la parrocchia della Madonna della Salute organizza la sagra di Mortise.
La manifestazione, sei giorni in tutto nei primi due fine settimana di settembre, propone dunque un programma che mira a incontrare il gusto di quante più persone possibili, attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione di associazioni e altre realtà del rione. E così, ad esempio, un gruppo di appassionati allestisce una mostra fotografica sulla Padova in bianco e neroTeatro 9 mette in scena Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (il 7 alle 18) e le palestre della zona si uniscono per una “serata in movimento” (sabato 13 alle 21).
Varie iniziative di gioco, sport (gare di crocket e orienteering) e spettacoli musicali, di mimo e magia completano un cartellone fantasioso, del quale tutto si può dire tranne che consista in un mero elenco di specialità gastronomiche e orchestre.
«La nostra sagra vuole essere un momento di grande respiro – commenta il parroco don Bruno Piccolo – Vogliamo riannodare i fili con il territorio, facendo da vetrina alla vivacità del rione in uno scambio reciprocamente fruttuoso, e dialogando con le persone che magari si fanno presenti solo nei giorni della festa. Vogliamo ri-accogliere le famiglie originarie della parrocchia che si sono trasferite altrove ma sono parte integrante del patrimonio ultra sessantennale di questa comunità. Vogliamo, infine, radunare le energie degli operatori pastorali dopo la pausa estiva. Per tanti di loro, impegnati nella tavola calda e nell’organizzazione delle varie iniziative di animazione, quelli della sagra saranno giorni dispendiosi. Ma saranno anche giorni di gioia, serenità, allegria e gratuità: il clima ideale per tornare a guardarsi in faccia nel modo giusto, perché, appena terminerà la sagra, inizierà subito l’anno pastorale».
