Una comunità unita nel ricordo del passato, ma con lo sguardo proiettato alle nuove generazioni per preservare un patrimonio di fede, storia e tradizione. Era il 29 agosto 1925 quando la parrocchia di San Giovanni di Valdobbiadene celebrava la prima messa nella chiesa della frazione. Cent’anni dopo, il 29 agosto scorso, festa del patrono san Giovanni Battista Decollato, la ricorrenza colma di significato per la comunità è stata sottolineata dalla presenza del vescovo di Padova mons, Claudio Cipolla, che ha celebrato la messa del centenario con il parroco don Paolo Pizzolotto e don Remo Zambon, collaboratore pastorale. «La celebrazione ha ricordato un fatto storico che racconta la grande forza di volontà della frazione di San Giovanni – spiega don Pizzolotto, che insieme a don Romeo Penon guida le sette parrocchie del Comune di Valdobbiadene – La prima messa di cent’anni fa si riferisce all’attuale sede della chiesa parrocchiale, eretta in curazia nel 1923, e solo più tardi resa autonoma dalla parrocchia di Bigolino, ma va detto che il primo oratorio era posto all’interno del campanile già dalla fine del Cinquecento. La festa celebrata è stata anche l’occasione per rendere noto alla comunità che prossimamente proprio i ruderi dello storico oratorio saranno recuperati e valorizzati». Il vescovo Claudio ha evidenziato i valori del Battista nel giorno in cui la Chiesa celebrava la sua decollazione, «rileggendoli alla luce di una comunità capace di ritrovarsi attorno alla propria chiesa e alla propria fede. Una comunità unita che ora deve continuare a camminare anche grazie all’impegno delle nuove generazioni».