Mosaico | Sagre e FesteDal 5 al 14 settembre la parrocchia di Spirito Santo è in festa in onore della Madonna del Rosario. Un appuntamento fortemente sentito, in un quartiere nato negli anni Sessanta, con l'obiettivo di stare insieme valorizzando risorse e talenti della comunità.
La genesi della sagra è strettamente legata alle vicende socio-demografiche del rione. Nei primissimi anni Sessanta vi furono trasferite novecento famiglie della zona del Portello. La parrocchia del quartiere Forcellini si trovò a essere vivacizzata da migliaia di ragazzi che in seguito, divenuti adulti e spesso insediatisi altrove, lasciarono nella comunità un grande senso di vuoto. Da qui l’esigenza di chi rimase in zona, a partire dagli anni Settanta, di dare vita a un momento di aggregazione per ricreare un clima festoso e, magari, ritrovare gli amici d’infanzia.
Il momento clou per la vita della comunità«La sagra è l’appuntamento caratterizzante della vita della nostra comunità – conferma Luigino Maggiolo, del comitato organizzatore – Il centinaio di volontari che vi si impegnano e i tanti semplici ospiti vedono in essa la naturale conclusione dell’estate, i giorni nei quali rivedere chi un tempo abitava qui, i vecchi compagni di giochi del patronato. È, insomma, una rimpatriata dal grande valore affettivo». L’idea della sagra quale occasione privilegiata di incontro tra persone care, fa sì che la questione del ritorno economico della festa – che per tante comunità rappresenta un sostegno indispensabile a opere e attività parrocchiali – a Spirito Santo sia da sempre un “non-obiettivo”. La sola prospettiva che conta è quella dello stare insieme. «Tutto il progetto della sagra – spiega il parroco, don Giancarlo Battistuzzi – è finalizzato a costruire la comunità ed è tarato su di essa. Lo si vede nel fatto che la gestione del bar è affidata ai giovani per coinvolgerli e fa sì che si perpetui la tradizione del servizio. E lo si nota pure scorrendo il programma della festa: in un paio di occasioni suonano musicisti “di casa”, c’è un “varietà” autogestito dagli stessi parrocchiani, una domenica pomeriggio è riservata ai giochi delle contrade».
Il 10 settembre la serata culturale su “Genitori figli, lavori in corso”L’appuntamento centrale della sagra, il perno su cui ruota tutto il resto, è la serata culturale, in programma il 10 settembre. Ogni anno il tema dell’incontro è deciso dal consiglio pastorale parrocchiale su proposta dei ragazzi della comunità. Il titolo, poi, fa da slogan all’intera manifestazione. Ecco quindi che su cartelloni e volantini campeggia a grandi caratteri arancioni la scritta “Genitori figli lavori in corso”: si discuterà di rapporti intergenerazionali con gli psicoterapeuti Antonino Trimarchi, Antonio Parodi e Mara Germani. La cucina è invece deliberatamente usata come “calamita” la sera seguente, dedicata alla cena multietnica: «Un appuntamento ormai tradizionale per valorizzare le tante realtà locali che abitano nella nostra parrocchia. Ognuno porterà qualche pietanza della propria terra e la condividerà con gli altri».
Nel numero della Difesa del 31 agosto, disponibile in edizione digitale nel nostro e-shop, il programma della sagra e gli obiettivi della comunità in vista del prossimo anno pastorale.
