Mosaico
Spirituale Estremo. Nel blu dipinto da Bluer, un’intima immersione
Spirituale Estremo. La mostra di Lorenzo Viscidi è un tuffo nella profondità del proprio essere
Spirituale Estremo. La mostra di Lorenzo Viscidi è un tuffo nella profondità del proprio essere
Rimanda all’ampiezza del cielo terso ma anche alle profondità del mare; amato e sfuggente, è la parte più “fredda” della radiazione solare che percepiamo ma è comunque capace di aprire l’anima all’infinito. Parliamo del blu: colore fondamentale nella storia dell’arte, come ci ricordano le volte dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni, ma anche le opere di artisti contemporanei come Yves Klein, ossessionato dalla ricerca del “blu perfetto”, Vasilij Kandinskij o Marc Chagall. Forse anche per questo Lorenzo Viscidi, in arte Bluer, lo ha scelto come cifra stilistica: visitando la sua ultima mostra personale, aperta fino al 21 maggio negli spazi espositivi della Galleria civica Cavour a Padova, si ha infatti l’impressione di entrare in un ambiente a metà tra il sottomarino e la navicella spaziale. Colpiscono i quadri, nei quali l’antica sapienza artigiana si accompagna all’utilizzo delle tecniche e dei materiali tipici della contemporaneità: dagli inchiostri e i pigmenti, spesso lasciati liberi di confondersi e mischiarsi, alle resine, che conferiscono alle tele il caratteristico aspetto lucido e “bagnato”. Ed è sempre la liquidità uno dei leit motiv, con gocce di acqua o di vino non imprigionate ma inglobate nelle lastre di plexiglas assieme a frammenti di natura come foglie, piante o addirittura farfalle, cristallizzate in un attimo che sfida l’eternità. La dimensione religiosa, quasi mistica, permea tutta l’arte di Bluer: “Spirituale Estremo”, questo il titolo della mostra, mette in scena 80 opere provenienti dalla produzione più recente del maestro, nato nel 1962 a Venezia, ma padovano di vita e d’arte. «Con i miei lavori cerco l’originalità, creare qualcosa di nuovo che vada anche al di là della semplice emozione estetica – racconta Viscidi – L’arte in qualunque sua forma espressiva è ricerca, quindi prima di tutto conoscenza». Ma perché proprio il blu? «Raffigura ciò che è infinito e non si riesce a toccare: il cielo e il mare, ma anche la profondità dentro di noi, il mistero che ciascuno rappresenta. Spero sempre che davanti a un quadro le persone sentano una vertigine interiore, una dimensione spirituale in cui le esperienze si sentono collegate da un dono comune». «Con la sua inconfondibile cifra stilistica, questo “creatore del blu” ha tracciato nel tempo un percorso artistico caleidoscopico che lo ha portato in tutto il mondo, con prestigiose mostre nazionali e internazionali: ecco perché non potevamo che rendere la Galleria civica Cavour la cornice perfetta per la sua nuova mostra», ha detto durante la presentazione della mostra l’assessore alla cultura del Comune di Padova Andrea Colasio, mentre il curatore Enzo Santese ha sottolineato le contrapposizioni dialettiche che sembrano caratterizzare la produzione dell’artista: «Nonostante questa propensione per la fisicità Viscidi è proiettato verso una dimensione metafisica. Le superfici delle sue opere, grazie alla luce cangiante, ci parlano della profondità, mentre la sua scultura è materializzazione tridimensionale di quanto mostratoci dalla pittura». È una personale all’insegna della multisensorialità, accompagnata da un profumo la cui essenza è stata appositamente creata dal laboratorio Meitei, ed è caratterizzata da una ricca rassegna di eventi collaterali. Tra questi la presentazione dell’ultimo numero del semestrale Padova Sorprende (29 aprile), l’appuntamento con il festival internazionale di poesia “Palabra en el mundo” (5 maggio) e la serata dedicata al White Book, libro d’arte realizzato dall’artista in 99 esemplari a cura del laboratorio artistico Cartiera Clandestina di Mestre (21 maggio). Informazioni aggiornate su www.bluer.net
È stata inaugurata lo scorso 1° aprile all’interno della Galleria civica Cavour “Spirituale Estremo”, la mostra personale di Lorenzo Viscidi alias Bluer, uno degli esponenti più interessanti dell’attuale scena artistica padovana. Fino al 21 maggio è visitabile gratuitamente dal mercoledì a domenica dalle 16 alle 20, sabato e domenica anche dalle 10 alle 13.
Nel percorso di mostra, particolare rilievo viene dato alla collezione denominata Aqua: una delle opere, Water on the Moon – una goccia d’acqua “imprigionata” nel plexiglass – è stata inserita nella Moon Gallery, un’installazione artistica internazionale e collaborativa che comprende opere di artisti provenienti da tutto il mondo e che ha orbitato intorno alla Terra nella Stazione Spaziale Internazionale. In attesa di far parte, dopo una serie di mostre itineranti, della prima esposizione artistica permanente sulla Luna.